27/11/2006: Una città di polizia e pulizia per "l'arte" della differenza razziale; volantino distribuito a Brescia


Sono ormai molti mesi, che la zona della citta che racchiude la parte di popolazione più "multietnica" è diventata un vero e proprio scenario per intimidazioni e azioni di bonifica razziale da parte degli organi di polizia. Questo non è avvenuto solamente in quest'ultimo anno, ma è un progetto che ormai da diversi anni si sta attuando in maniera sistematica nei quartieri del centro storico di Brescia, dove la maggior parte della popolazione è costituita da immigrati.
Ricordiamo le molte retate accompagnate da vere e proprie campagne razziste da parte dei
leghisti e benpensanti del quartiere che non hanno risparmiato diffamanti delazioni nei
confronti di buona parte della componente di residenti extracomunitari. La condizione di vita disagiata di molti abitanti del centro, per via della malgestione dei proprietari degli edifici, nei quali abitavano molti immigrati con contratti altissimi di tipo verbale, quindi legalmente nulli per le autorità, ha aumentato la condizione di disagio per chi ha cercato in tutti i modi di sopravvivere una volta trovata la possibilità di stanziamento a Brescia. Il comune non contento della multietnicità della zona carmine ha attuato una serie di operazioni di controllo e intervento sulla popolazione immigrata troppo estesa per quello che è il vero progetto del comune denominato "progetto carmine" o progetto della cultura, nel quale molti commercianti e associazioni hanno partecipato
per mantenere la propria sopravvivenza in un eventuale ristrutturazione o pulizia di una parte della città. Vi ricordate la vecchia componente di carmelitani che caratterizzava questa zona cittadina?
Ebbene questa volta sono gli immigrati ad essere spinti ad andarsene, con continui controlli per la strada, retate nelle loro case, espulsioni coatte e rastrellamenti negli spazi di aggregazione, con l’ormai noto lasciapassare della legge Pisanu antiterrorismo che agisce soprattutto sulla presunta clandestinità di molti immigrati. Le ultime operazioni di bonifica fatte invadendo le case degli stranieri, hanno visto la partecipazione attiva degli impiegati dell’ufficio del progetto carmine. In quel caso sono state espulse molte persone, trovate in casa di amici, quindi definite sovraffollate, dove alcuni di loro non avevano il permesso di soggiorno. Gente che non può più spostarsi da casa per fare la spesa perchè potrebbe essere portata in questura ed espulsa da un momento all’altro senza la possibilità di scelta, gente che lavora ma che ha perso il permesso anche per un semplice sfratto da una precedente abitazione e la continua difficoltà nell’avere un contratto di lavoro regolare grazie alle leggi restrittive del lavoro (Legge 30). Soprattutto fa inorridire il fatto che in provincia di Brescia (ad Adro) si stia attuando un vero e proprio sistema da far west dove i municipali che riescono a portare a termine i bliz nelle case vengono premiati con 50 euro e se riescono ad arrestare uno spacciatore o clandestino il premio aumenta a 500 euro. Questo è lo scenario a livello provinciale! Non sono solo i Cpt da eliminare, non si può lasciar passare tutte queste operazioni di polizia perchè attuate in modo strategico e incontrollabile. Siamo solidali con gli immigrati contro l’ennesimo attacco alle comunità immigrate a sostegno della libertà di chi, non solo vede nei phon center una funzione di guadagno personale, ma soprattutto per chi può usufruire di questo servizio come isola di sopravvivenza sociale ed economica e che la normativa a livello regionale e la questura di Brescia vuole infamare tacciando come potenziale terrorista chiunque ne faccia uso.
Forse molti non si rendono conto che la bonifica razziale è già iniziata a livello europeo, regionale, provinciale e cittadino anche con la partecipazione del "Progetto carmine” che nonostante si presenti volto all'integrazione e al rilancio interculturale del quartiere non rimane una semplice proposta innocua, ma è un insieme di attacchi alla libertà quotidiana delle persone con coercizione e controllo soprattutto sulle fasce socialmente piu deboli.

Sabato 18 novembre
Manifestazione antirazzista ad Adro (BS)
alle 14.00 P.za del Municipio

A FIANCO DELLA LOTTA DEGLI ABITANTI IMMIGRATI NELLE CITTA’ DI TUTTA ITALIA
CONTRO IL CONTROLLO SPIETATO E LA REPRESSIONE PREVENTIVA

gruppo antiantoritario bresciano

http://www.autprol.org/