30/10/2006: SI ESTENDE LA MOBILITAZIONE CONTRO IL LICENZIAMENTO DEI NETTURBINI A S.GIULIANO
Il consiglio comunale del 26 ottobre a S.Giuliano è stato teatro di un’aspra battaglia politica. Dopo un mese di mobilitazione e denuncia pubblica, oltre 100 persone hanno manifestato dentro le aule del consiglio comunale il loro sostegno alla rivendicazione di riassunzione immediata dei 5 lavoratori interinali licenziati a fine settembre.
La protesta del comitato dei netturbini è stata sostenuta da numerose forze sociali del territorio (organismi sindacali e politici, centri sociali, comitati dei cittadini, ecc) ed è sfociata in un’occupazione temporanea della sala consigliare. I tentativi della presidenza di far sgomberare l’aula con le forze dell’ordine è fallito per l’opposizione attiva della “platea”. La voce degli operai in lotta si è così potuta esprimere forte e chiara aprendo una breccia nel muro di gomma istituzionale e trovando poi ampio riscontro anche sulle pagine dei giornali locali.
In sintesi questi sono stati gli elementi concreti della denuncia:
* L'azienda ha fatto un uso ampio ed improprio del lavoro interinale, contro le indicazioni stesse del consiglio comunale stesso e contro le norme previste dal contratto di categoria.
* L'azienda è rimasta inadempiente di fronte a evidenti carenze sul piano della sicurezza che hanno già provocato diversi incidenti di cui uno mortale per un cittadino sangiulianese e un altro molto grave ai danni di una lavoratore che, per giunta, è stato successivamente licenziato
* La riduzione del personale sta già provocando una riduzione ed un peggioramento del servizio pubblico
* Il vasto utilizzo di lavoro straordinario e l'assunzione immediata di due nuovi lavoratori, dimostrano che non siamo di fronte ad un esubero di personale, bensì ad una strategia ben precisa di Genia rispetto alla precarietà
* Il regolamento interno restrittivo rispetto a permessi, ferie, pause, ritardi, ritmi di lavoro, ecc, sfocia nel ripetuto tentativo di ricorrere, in maniera mirata, a provvedimenti disciplinari, palesando un evidente attitudine anti-sindacale dell’azienda
* Le tasse pagate dai cittadini sono in netto aumento, a fronte di uno spropositato corpo dirigente che contempla circa 20 cariche dirigenti a fronte di 90 lavoratori in organico, con un enorme e ingiustificato sperpero di risorse pubbliche
A tutto questo la maggioranza istituzionale di centro-sinistra ha risposto in maniera debole e fumosa, tutti trincerati dietro una presunta impossibilità di dettare a Genia le condizioni con cui si deve svolgere il servizio di igiene urbana, la selezione del personale, le relazioni coi lavoratori, ecc. In realtà tutti palesemente schierati a spada tratta a difesa del modello Genia, a difesa cioè di una privatizzazione sempre più difficile da mascherare, Una privatizzazione condotta attraverso un vero e proprio corpo parassitario di consiglieri d’amministrazione nominati senza nessuna regola di trasparenza e controllo, in grado di succhiare enormi quantità di risorse pubbliche.
Il consiglio comunale si è quindi opposto, con Rifondazione Comunista incapace di andare oltre l’astensione, ad una mozione presentata da un gruppo di consiglieri di minoranza, che voleva vincolare Genia a riassumere i lavoratori licenziati.
Di fronte a un quadro politico sempre più scosso dalla crescita della denuncia e della protesta popolare, e di un appoggio alla lotta che non si riduce al fondamentale impegno solidale di Eterotopia, rilanciamo la mobilitazione per la riassunzione degli interinali licenziati, ma contemporaneamente, anche contro la precarietà e la privatizzazione del servizio pubblico, rafforzando l’iniziativa del presidio permanente di piazza Italia.
Un presidio iniziato con lo sciopero del 7 ottobre, che rimane sotto costante minaccia di sgombero, e che va difeso come luogo di aggregazione e di espressione libera e democratica in questa città.
Per discutere un nuovo e più articolato piano di iniziativa convochiamo pertanto una riunione cittadina per giovedì 2 novembre, alle ore 20,30 in piazza Italia
Le iniziative che intendiamo sottoponiamo alla discussione sono:
1) Continuare la mobilitazione per la riassunzione dei licenziati. Da una parte proponiamo di proseguire sulla proposta di una Cassa di Resistenza per i licenziati (CC postale n: 34259176, intestato a Manuele Russolo), Dall’altra la realizzazione un meeting pubblico che proponiamo si svolga sabato 11 novembre
2) Costituire un coordinamento territoriale di lavoratori per condurre una campagna di lotta coerente contro la precarietà, per aumenti salariali generalizzati e la continuità del reddito a tutti i precari rimasti senza lavoro, in difesa della salute e della sicurezza sul lavoro.
La prima iniziativa sarà quella dello sciopero generale autorganizzato del 17 novembre contro la finanziaria.
3) La creazione di un osservatorio cittadino permanente, composto dalle forze sociali del territorio, dai comitati di quartiere e dai netturbini, con potere di controllo su Genia e sul servizio pubblico.
Comitato di lotta operai Genia
Presidio permanente di Piazza Italia
http://www.autprol.org/