15/10/2006: NON UN PASSO INDIETRO... NON CI SONO GOVERNI AMICI!
Il breve documento che segue è il frutto del dibattito sviluppatosi all'interno dei Comitati No Tav della Val Susa, della Gronda Ovest e di Torino in vista della conferenza dei servizi prevista per il 12 ottobre e alla luce delle reiterate dichiarazioni pro Tav del governo, della presidente della regione e del sindaco di Torino.
Vi si ribadisce un'intransigente opposizione al Tav, l'autonomia del movimento, la sua trasversalità e il metodo decisionale orizzontale e libero che lo caratterizza e che ne costituisce la forza.
Federazione Anarchica Torinese
fat@inrete.it
NON UN PASSO INDIETRO… NON CI SONO GOVERNI AMICI!
Il TAV è inutile, costoso e dannoso, qualsiasi procedura decisionale si segua. (legge obiettivo o procedure ordinarie)
Il movimento popolare contro il TAV si è ripreso la libertà di decidere sul proprio futuro, sulla tutela della salute e sulla salvaguardia del territorio. Riteniamo, pertanto, scorretto il metodo che ha definito la piattaforma di convocazione della Manifestazione romana del 14 ottobre 2006.
Non dubitiamo delle buone intenzioni che hanno guidato la stesura del documento, ma diventare organizzatori senza essere coinvolti non rispecchia le modalità che abbiamo scelto.
Abbiamo condiviso la scelta di convocare una grande manifestazione nazionale che unisse le ragioni dei movimenti che si oppongono alla realizzazione delle grandi opere, ma è sotto gli occhi di tutti che queste ultime sono state volute dai Governi, sia di destra che di sinistra.
La Legge Obiettivo è il coronamento di un processo ultra ventennale, volto a spianare la strada al partito unico degli affari.
La Finanziaria 2006 /2007 prevede un uso scellerato delle nostre liquidazioni, (Tfr) destinandole ad un"fondo infrastrutture", inventato appositamente per finanziare il progetto fallimentare delle grandi opere.
Questo provvedimento conferma la perversa continuità del Governo attuale con quello precedente.
Fermo è il nostro impegno contro:
- la linea ferroviaria Torino Lyon
- l'inquinamento da diossine e PCB presente in prossimità dell'Acciaieria Beltrame.
- il raddoppio autostradale del Frejus e a favore del contingentamento dei TIR
È in gioco la definizione stessa di "bene comune", una definizione che non può coincidere con quella di profitto, ma si articola intorno ai nodi della decisionalità, della partecipazione, della libertà di progettare un futuro in cui la " crescita" si misuri su parametri condivisi.
Siamo a fianco di coloro che lottano contro le mille nocività che aggrediscono ogni angolo d'Italia.
Su questi temi continueremo ad impegnarci in ogni occasione e chi di noi riterrà opportuno partecipare alla Manifestazione del 14 ottobre lo farà su questi contenuti.
Associazione Difendiamo il futuro - NO TAV
Associazione Montagna Nostra
Collettivo pianezzese autogestito Laboratorio Zero
Comitato autogestito contro il TAV e tutte le nocività di Torino e Caselle
Comitato NO TAV Alpignano
Comitato NO TAV Avigliana
Comitato NO TAV Condove
Comitato NO TAV Meana
Comitato NO TAV Rivoli
Comitato NO TAV Villar Dora
Comitato santambrogese NO TAV e vigilanza cave
Comitato vaiese NO TAV NO INQUINAMENTO
Comitato Val Cenischia
Gruppo spontaneo NO TAV Rubiana
Osservatorio ecologico volante Torino
Per info: notav_autogestione@yahoo.it
Tel 338 6594361
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Il testo a cui si riferisce il presente comunicato è presumibilmente riferibile al seguente:
Comunicato stampa Comitato contro il sottoattraversamento Tav di Firenze
No al sottoattraversamento TAV. Sabato tutti a Roma. Ecco come partecipare Alla manifestazione di Roma con il treno Intercity, di superficie, delle 10.37 da Campo di Marte.
Il Comitato contro il sottoattraversamento Tav di Firenze organizza la partecipazione toscana alla grande manifestazione che si terrà a Roma sabato 14 ottobre contro le grandi opere inutili. L'appuntamento è alla stazione di Campo di Marte (FI) alle 9.30 di sabato mattina. Il tempo di acquistare i biglietti e l'Intercity delle 10.37 porterà al costo di 20 euro a/r gli attivisti fiorentini a Roma. Il ritorno è previsto in serata.
La retorica delle grandi opere e l'ideologia che la sostiene nascondono l'incapacità di immaginare un futuro sostenibile. Per questo l'enfasi sulle grandi opere - come il Sottoattraversamento Tav di Firenze, il Ponte sullo Stretto, il Mose a Venezia, - esercita una funzione di supplenza rispetto alla enorme difficoltà della politica di proiettarsi in un futuro ragionevole. Ostenta un'arrogante velleità di presa sul futuro per fingere che esista e per nascondere la voracità degli interessi delle lobby della rendita e della finanza.
No alle grandi opere non è un rifiuto sistematico. Non siamo il partito del no, né quelli della "sindrome nimby". L'opposizione alle grandi opere viene da lontano, attraversa i conflitti sociali di questi decenni lungo la strada difficile della costruzione della
democrazia dal basso, dell'autogoverno dei territori, della cura dei luoghi e dei legami sociali, delle economie solidali e sostenibili. Il "Grande Cortile" che ha preso l'avvio dal Forum della Val Susa, i "gemellaggi" NoPonte-NoTav-NoMose, la Rete dei Nuovi Municipi, dei Comuni Solidali, delle economie solidali, le pratiche di "decrescita", le Agende21 locali, disegnano una prospettiva propositiva che ribalta i "no" in costruzioni sociali positive, in "cantieri" alternativi, in un futuro possibile di vita buona, che in molti luoghi è già ora. No alle pessime "grandi opere", si alle "opere buone" solidali,
partecipate e sostenibili.
Manifestazione Nazionale 14 OTTOBRE ore 14,30 A ROMA (Piazza Esedra)
CONTRO LA LEGGE OBIETTIVO E LE GRANDI OPERE DANNOSE, PER UN NUOVO PIANO DEI TRASPORTI E DELLA MOBILITA' E PER LE INFRASTRUTTURE CHE SERVONO AL PAESE E AL TERRITORIO
http://www.autprol.org/