12/10/2006: DEMOLISCONO L’O.R.So.??? …. NOI NO!!!
Dopo quasi cinque anni di occupazione l’Officina della Resistenza Sociale viene sgomberata.
Dal dicembre 2001 a oggi molte persone e diversi progetti politici e sociali hanno attraversato questo luogo: i gruppi antifascisti, di lotta per la casa e di compagne autorganizzate… .
Occupare questo spazio ha significato sperimentare forme di aggregazione, relazione e socialità non mercificata, controinformazione e intervento politico nel territorio.
In queste mura abbiamo vissuto momenti di allegria e lotta, di gioia o e di dolore, che hanno segnato profondamente ognuno di noi.
Anche oggi saremo presenti all’interno e all’esterno dell’ORSo per contrapporci allo sgombero e rivendicare la pratica dell’occupazione e dell’autogestione.
Lo sgombero dell’O.R.So. rappresenta il primo passo verso una “riqualificazione” più ampia di tutto il quartiere. Per gli speculatori è intollerabile lo spreco che si consuma tra via Gola, Borsi, Segantini e Pichi. Un centro sociale, una cascina occupata e due isolati di case popolari sui navigli, centro “in” del intrattenimento meneghino, sono troppo poco redditizi. Il potenziale profitto garantito dalla costruzione/vendita di appartamenti a prezzi di mercato costituisce una miniera d’oro per gli affaristi e i palazzinari. Quello che si prospetta in queste strade è una “pulizia sociale” che porterà all’espulsione dalle zone centrali di strati sociali meno abbienti e marginalizzati, che non si potranno permettere gli affitti e spese imposte dal business immobiliare.
Chiudono uno spazio che ha avuto un ruolo importante, nel bene e nel male, nella storia recente di questa città. Per noi si chiude solo un capitolo, le possibilità che ci si aprono davanti sono infinite, tutte da inventare e sperimentare. Certo è che, in diversi modi e in diversi momenti, il progetto che ha animato questo spazio saprà riemergere con forza in questa città.
A presto…
La fu Officina della Resistenza SOciale
Ottobre 2006
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MILANO 11 OTTOBRE 2006
Questa mattina alle otto un dispiegamento sproporzionato di PS e CC in tenuta antisommossa
hanno eseguito lo sgombero dell'Officina della Resistenza Sociale, spazio occupato nel quartiere Ticinese a Milano.
Ad aspettarli dalle sei una cinquantina di compagni e compagne di diverse realtà cittadine e non solo, che, incordonati davanti al portone dello stabile, hanno cercato di contrapporsi all'azione repressiva delle forze dell'ordine. Dopo uno spettacolare performance del vice questore con tanto di fascia tricolore a tracolla, che intimava di scioglierci“ in nome della legge”, il presidio è stato accerchiato e i partecipanti
trascinati via di forza uno alla volta.
A questo punto risultava chiaro che lo sgombero era ormai effettuato, l'ultima resistenza formata da una barricata dietro il portone e la presenza di alcuni compagni dell'Officina veniva in breve spazzata via.
Comincia la demolizione dell'O.R.So. che entro sera sarà completamente reso inagibile e murato.
Il destino di quest'area è ora in mano ai “legittimi” proprietari e speculatori: l'immobiliare Yucatan. La prospettiva verso cui andrà è legata ai progetti di “riqualificazione” del quartiere Ticinese che prevede uno stravolgimento della composizione del tessuto sociale che lo abita, proponendosi di diventare uno tra i quartieri ricchi ed esclusivi del centro cittadino, sempre più vetrina e meno incline a tollerare la presenza popolare che lo ha sempre contraddistinto.
In queste strade non avrà più cittadinanza chi non si può permettere di pagare affitti e spese imposte dal mercato immobiliare, una vera e propria “pulizia sociale” che espelle dal centro alla periferia e l'hinterland. Opporsi allo sgombero dell'O.R.So. ha significato anche opporsi a questo processo di trasformazione della geografia metropolitana.
Non avremmo voluto lasciare l'Officina e desideravamo resistere meglio e più a lungo. Ringraziamo tutti coloro che erano presenti al nostro fianco questa mattina e chi da tutta Italia non ha mancato di portare solidarietà.
In questo momento ricordiamo anche gli ultimi sgomberi di spazi sociali avvenuti a Milano come Malamanera e K.A.S.A. , ma anche gli sfratti di case e palazzi occupati a scopo abitativo da chi non può rispondere ai canoni d'affitto imposti dalle leggi di mercato. Una politica repressiva che è necessario contrastare in ogni modo.
Oggi hanno chiuso forzatamente un luogo che avevamo liberato e vissuto intensamente per quasi cinque anni, ma sapremo trovare diversi modi e diversi momenti in cui riemergere nei territori con il patrimonio di antifascismo, antirazzismo e lotte sociali che ci hanno contraddistinto.
Questa sera ore 21.30 in via Gola, 16 di fronte all'orso sgomberato assemblea pubblica, e sabato 14 ottobre dal pomeriggio saremo presenti e visibili in città contro sgomberi e negazione di spazi di libertà.
Un ultimo pensiero è per DAX sempre nei nostri cuori e nelle nostre lotte.
Nessuno sgombero senza risposta
Officina della Resistenza SOciale sgomberata Milano
11 ottobre 2006
http://www.autprol.org/