03/10/2006: Appello per la mobilitazione per Geoges Ibrahim Abdallah


Il 21 ottobre è stata indetta dai comitati per la liberazione di Geoges Ibrahim Abdallah (G.I.A.) una giornata di mobilitazione internazionale. Si svolgeranno iniziative in tutta Europa (nelle principali capitali europee) e una manifestazione a Beirut. In preparazione di questa scadenza si terrà un meeting il 6 ottobre a Parigi. Queste iniziative fanno seguito a numerose altre che si sono svolte con continuità in passato a sostegno di G.I.A. e dei prigionieri rivoluzionari, l’ultima in ordine di tempo è stata quella davanti alle carceri francesi dove sono detenuti i prigionieri di Action Directe e lo stesso G.I.A. e che ha visto anche a Milano l’attuazione di un presidio davanti al Consolato francese.
Come compagni e compagne che lavorano per la costruzione del Soccorso Rosso in Italia crediamo importante contribuire a questa mobilitazione e lanciamo un appello alla promozione di una iniziativa anche a Milano.
Vorremo dare un significato non solo dimostrativo di denuncia e di testimonianza di solidarietà, come nell’iniziativa precedente, ma perseguire il fine di rivendicare l’appartenenza di G.I.A. al movimento antimperialista contro la guerra. Tanto più oggi che l’Italia con il governo Prodi è impegnata con funzioni direttive nel terzo fronte della guerra aperta dagli Usa che ha visto successivamente le aggressioni all’Afghanistan, all’Iraq e ora al Libano.
G.I.A., comunista rivoluzionario libanese, è storicamente e attualmente interno alla guerra contro l’imperialismo a fianco del suo popolo oggi pesantemente colpito dai sionisti e da tutti gli imperialisti.
Per dare questo senso alla mobilitazione in favore della libertà di G.I.A., illegalmente detenuto in Francia, vogliamo unirla alla lotta contro la missione italiana in Libano e a fianco della resistenza libanese, irachena, palestinese, afgana…
Proponiamo la costruzione di una iniziativa che abbia come referente principale il proletariato e in particolare quello immigrato nella metropoli milanese.

Invitiamo ad un incontro per discuterne indicativamente per lunedì 9 ottobre alle ore 21.00 presso il Centro Ilic di Viale Sarca.
CCCPSRI - Compagni e Compagne per la Costruzione del S. R. in Italia

Chi è Geoges Ibrahim Abdallah
Un comunista rivoluzionario libanese, militante per la causa palestinese, prigioniero in Francia.
Ha terminato la pena nel 2003 ma è ancora incarcerato. In Francia e in altre parti d'Europa si è sviluppata una campagna di mobilitazione sostenuta anche dagli organismi del Soccorso Rosso.
Nato nel nord del Libano nel 1951.
Ha iniziato la sua militanza politica nel Partito Nazionale Sociale Siriano (PNSS) per aderire da subito alla resistenza palestinese, al Fronte Popolare di Liberazione della Palestina (FPLP).
Rimase ferito nella resistenza all'invasione israeliana del sud del Libano nel 1978.
Georges Ibrahim Abdallah viene fermato in Francia nell'ottobre 1984 e arrestato con la sola accusa di possesso di documenti falsi (un passaporto algerino). Ma il governo francese dopo un impegno con gli algerini a liberarlo, evidentemente sotto forti pressioni americane, lo trattiene in carcere. Prima lo processano, il 10 luglio 86, per detenzione d'armi ed esplosivi e lo condannano a quattro anni. Successivamente viene accusato di appartenere alle FARL (Frazioni Armate Rivoluzionarie Libanesi)* e per questo condannato alla pena massima (20 anni).
In carcere ha continuato e continua a difendere la causa dei popoli e a resistere, ha aderito nel 1999 alla piattaforma del 19 giugno che ha unito in una comunanza di lotta prigionieri comunisti, anarchici, antifascisti ed antimperialisti, ha partecipato agli scioperi della fame in solidarietà ai prigionieri turchi e, nell'agosto 2002, a quelli in solidarietà alla lotta dei palestinesi incarcerati in Israele.

*Il 6 giugno 1982, dopo mesi di aggressioni di ogni genere, le armate israeliane invasero il Libano. Il bilancio dell'operazione "Pace in Galilea" è eloquente: 25.000 morti, 45.000 feriti, Beyrut devastata dai bombardamenti, centinaia di civili palestinesi e libamesi assassinati dalle milizie fasciste libanesi agli ordini di Israele a Sabra e Chatila, centinaia di militanti arabi catturati e fatti "sparire" nei campi di morte di Ansar e di Khiam.
Questa invasione fu perpetrata con la complicità generale delle potenze occidentali. In reazione, combattenti libanesi e arabi decisero di portare la guerra contro l'imperialismo e il sionismo nel mondo intero. E' il caso delle FARL che entrano in attività Europa le cui azioni principali sono state: un tentativo di attentato contro il responsabile dell'ambasciata americana in Francia, l'esecuzione del colonnello Charles Ray, l'attacco militare all'ambasciata americana in Francia, l'esecuzione del segretario dell'ambascaita israeliana e responsabile del Mossad in Francia, il tentativo di attentato al Console generale Usa a Strasburgo.

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