27/09/2006: Presentazione della seconda edizione in italiano di "Huye, hombre huye - Diario di un prigioniero FIES"
Xosé Tarrío González
A 11 anni entrò in collegio ma riusci a fuggire diverse volte.
A 14 anni attuò piccoli furti che lo condussero in riformatorio, da cui fuggi in varie occasioni.
A 17 anni entrò nel tunnel della drogo ed a 19 anni sarà arrestato per scontare una piccola condanna. Da allora è stato costretto a subire le più inaudite vessazioni nelle sezioni speciali delle carceri spagnole, le cui condizioni bestiali che genera per i reclusi, condurranno Tarrio ad ulteriori condanne.
Infine è stato sottoposto alle torture fisiche e psicologiche decretate nel Ficheros de Internos de Especial Seguimiento (F.I.E.S. – Casellari dei Reclusi di Trattamento Speciale), sezioni speciali nelle carceri speciali.
Dopo sedici anni di galera (interrotta solo da tre giorni di libertà, con una spettacolare fuga) ottenne l'accorpamento di tutto le condanne in una di 20 anni. Avendo già scontato i tre quarti di tale condanna, fu subito rimesso in libertà. Ma In qualche maniera Tarrio non si sentiva bene fuori, gli avevano rubato 16 anni e non riconosceva il mondo in cui di colpo si ero venuto a trovare.
Il 6 novembre 2004 è stato arrestato, accusato di tre furti. Ma agli sbirri interessava solo avere informazioni sulle organizzazioni con le quali era in contatto. Fu torturato per tre giorni. Lo condannarono a 10 anni e mezzo, ma per la salute deteriorata venne ricoverato presso I'ospedale Juan Conalejo di La Coruna per una paralisi celebrale, dove è morto il 2 gennaio 2005.
Xosé Tardo, in questo diario redatto nella galera, espone le ragioni della rivolta individuale e collettiva contro un sistema disumanizzante che, coi pretesto della punizione e redenzione dei delinquenti, in realtà li depersonalizza riducendoli a belve sanguinarie.
Il suo diario è la precisa trascrizione di un inferno imposto dal potere ed accettato dalla società civile, inferno di cui tutti si è responsabili e che richiede pertanto I'impegno di gran parte degli individui liberi per distruggerlo definitivamente.
La sua è stata una sfida al potere costituito, ma anche a tutti coloro che ritengono il carcere, il sistema penitenziario, la soluzione delle contraddizioni sociali generate da un sistema iniquo.
La sua è stato la sfida di un uomo libero che tale è voluto rimanere.
Grazie Xosé per averci insegnato cos'è la "giustizia" e cosa sono le carceri. Grazie per esser stato un mio amico e per tutto ciò che non potrò mai dirti a parole.
Ma questo continuerò a mostrartelo con i fatti.
Gobriel Pombo, dal carcere di Aachen
Presentazione della seconda edizione in italiano di "Huye, hombre huye - Diario di un prigioniero FIES". Con la partecipazione della madre di Xosè Tarrio e con testimonianze dirette a parte di chi si è scontrato con la realtà dei carcere speciale.
27 Ottobre ore 16 aula 2, facoltà di lettere, università "La Sapienza"
A cura della Cruz Negra Anarquista di ALBACETE (Spagna)
e dell'archivio Severino Di Giovanni
http://www.autprol.org/