17/09/2006: CONTRO IL TERZO FRONTE DELLA GUERRA IMPERIALISTA
La missione militare in Libano, presentata dalla massiccia propaganda borghese come “di pace”, “umanitaria” e “neutrale”, si pone, invece, l’obiettivo di rafforzare l’influenza imperialista nell’area mediorientale e di indebolire la resistenza del popolo libanese.
L’intervento militare in Libano non va analizzato in modo isolato ma va inquadrato come il terzo fronte di guerra aperto dalle potenze imperialiste, dopo quelli in Afghanistan e in Iraq (…e non bisogna dimenticare l’occupazione nei Balcani a seguito della guerra NATO contro la Jugoslavia nel’99).
Questa spedizione militare avviene sotto l’egida ONU, vero e proprio strumento nelle mani imperialiste e non organismo “equidistante” come propagandato da revisionisti e opportunisti di ogni specie.
Va invece sottolineato come, in questo caso, l’Europa tenda ad assumere un ruolo significativo, in particolare paesi come la Francia e l’Italia.
Ma vogliamo ricordare al movimento pacifista che il “protagonismo europeo” si colloca tutto nel campo imperialista e che esso ha l’obiettivo, al pari degli Usa, di controllare, reprimere e sfruttare i popoli e le risorse naturali in quell’area geopolitica.
In Italia l’esecutivo di centrosinistra ha inviato circa 3.000 soldati! Questa spedizione, unita alla partecipazione all’occupazione dell’Afghanistan, insieme a una politica “interna” di tagli alla spesa sociale, di precarizzazione del mercato del lavoro, danno la dimostrazione del carattere reazionario e antiproletario del governo Prodi-D’Alema-Padoa Schioppa.
L’intervento militare delle potenze imperialiste in più parti del mondo va smascherato denunciandone la sua natura reale: GUERRA DELL’IMPERIALISMO.
Guerra dell’imperialismo che, per far fronte all’acuirsi della Crisi del Modo di Produzione Capitalistico, attacca sempre più il proletariato e i popoli delle Metropoli e del Tricontinente.
L’aggressione imperialista sta trovando una significativa resistenza nella lotta eroica dei popoli iracheno, afgano, libanese e palestinese e, su un piano diverso, nelle Guerre Popolari condotte dai Partiti Comunisti in Perù, Nepal, India e Filippine.
Ma è di vitale importanza però sviluppare anche qui lo scontro di classe, per promuovere il Processo Rivoluzionario nel Centro imperialista come fattore decisivo per la Rivoluzione nei paesi del Tricontinente.
In definitiva, quindi, bisogna acquisire la consapevolezza che l’imperialismo potrà essere sconfitto definitivamente solo con l’affermarsi su scala mondiale del processo rivoluzionario per il Comunismo.
MORTE ALL`IMPERIALISMO!
SOSTENERE LA RESISTENZA DEI POPOLI!
VIA LE TRUPPE ITALIANE DA LIBANO,AFGHANISTAN,IRAQ!
CENTRO PROLETARIO ILIC
12.09.2006
centroilic@libero.it
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