30/06/2006: ATTACCO ALLA DEMOCRAZIA! (gridare al lupo al lupo per mangiarsi le pecore) - comunicato da lecce
ATTACCO ALLA DEMOCRAZIA!
(gridare al lupo al lupo per mangiarsi le pecore)
Ogni tanto qualche colpo di scena diverte lo spettatore della noiosa fiction della pace sociale; romantico e rassicurante, poi, credere che anche gli intoccabili prima o poi vengano toccati…
Ultimamente a Lecce a tremare sono state le poltrone dei ricchi e dei potenti. L’onestà e la bontà di giornalisti, alti prelati, presidenti e imprenditori è stata infangata da un’inchiesta che ha messo in luce corruzione e transiti di enormi quantità di denaro.
Eppure molti giurerebbero che ciò che è emerso non è che una piccola parte del torbido e del malaffare su cui poggiano molte poltrone e che presto, nonostante l’erosione marina, si troverà tutta la sabbia necessaria a seppellire lo scomodo intoppo. ….Saggezza popolare!
La stessa saggezza degli ignoranti suggerisce che ogni esercizio di potere si fonda su abuso e sfruttamento, ma oggi molti preferiscono confortarsi credendo che le garanzie democratiche ci preservino dal peggio.
Peccato che queste garanzie vengano evidentemente usate a protezione dei potenti e della loro privacy, mentre, dall’altro lato, le intercettazioni vengono “modellate”* per sostenere accuse di terrorismo contro chiunque si opponga al potere in modo diretto, auto-organizzato e dal basso.
Infatti, sulle pagine dei giornali, nei tribunali e nelle patrie galere, ogni giorno finiscono, senza troppi complimenti, sfruttati e proletari, oppositori e ribelli descritti dai media come violenti, o pericolosi criminali.
Dipinti come temibili terroristi, pure quattro nostri compagni sono da più di un anno agli arresti in attesa di giudizio perché accusati di associazione sovversiva.
La loro lotta contro i centri di permanenza temporanea ha messo in luce quanto proficuo sia l’affare che la Curia ha sempre chiamato “accoglienza”, affare costruito sulla disperazione di migliaia di migranti, nonché la brutalità dei modi del direttore del centro: don Lodeserto.
Anche quella lotta coraggiosa ha contribuito alla chiusura di quel famoso lager, ma poco è bastato per riabilitare il direttore e la sua buona opera.
Ultimamente un nostro compagno, trovandoselo di fronte, accompagnato dalla scorta personale, ha pensato bene di onorarlo con un solenne sputo (che l’ ha colpito in pieno).
Prontamente, i soliti scribacchini hanno descritto il fatto come un attentato violento da parte di un fanatico, pericoloso e «presunto» anarchico (come se essere anarchici sia di per se stesso un reato).
Questa ed altre cronache da giornaletto di oratorio, chiariscono senza ombra di dubbio quale sia il compito dei media: criminalizzare e creare allarme per gettare discredito attorno a chi si oppone ai noti potenti (siano essi onorevoli facce sorridenti o eminenti grugni ricoperti d’oro) impaurire e ammansire le brave persone.
Siamo convinti che la tesi accusatoria che sostiene l’esistenza di una minaccia alla collettività, costituita da chiunque decida di lottare senza coperture istituzionali, avrà un senso finché gli individui continueranno ad accettare inermi, a ingozzarsi di plateali falsità e a delegare la giustizia sociale, la solidarietà, la cultura e molto altro ancora, allo Stato.
Ebbene, di uno sputo è capace chiunque, non ci sono carte da firmare, né bolli da pagare : una piccola libertà tutti se la possono prendere… e tuttavia, continua a sembrarci il minimo.
Alcuni ineducati anarchici NON presunti
http://www.autprol.org/