13/06/2006: Cos’è successo l’11 marzo scorso a Milano?


Quel giorno a Milano, città medaglia d’oro alla resistenza, a 5 giorni dal 3° anniversario dell’omicidio per mano fascista di Dax, è stata organizzata una parata fascista dal partito della Fiamma Tricolore (ricettacolo di bande di naziskin e nostalgici del ventennio).
Alcune centinaia di compagni/e hanno cercato di occupare la piazza in cui i fascisti si sarebbero concentrati in modo da impedirne o quantomeno ostacolarne la sfilata; nel tentativo di sfondare il cordone di polizia, preventivamente schierato a garanzia e a protezione dell’infausta parata, sono scoppiati brevi scontri durante i quali sono state erette delle barricate per proteggere il corteo dalle cariche.
Alle prime cariche però sono seguiti rastrellamenti brutali trascinatisi in una vera e propria “caccia all’antifascista” che ha visto impiegati persino degli elicotteri. Grazie all’aiuto di alcuni cittadini solidali molti sono riusciti a rifugiarsi e ad evitare l’arresto ma non tutti hanno avuto la stessa fortuna. 40 i compagni e le compagne arrestati/e quel giorno, 25 quelli/e tuttora in carcere, a distanza di 3 mesi, senza che sia stato celebrato alcun processo.
Stampa e televisione hanno parlato di violenze gratuite che hanno coinvolto vetrine e passanti, condendo il tutto di particolari truculenti ( “linciaggi popolari”, “molotov lanciate sui bambini”…); sulla verità di cronaca ha come al solito prevalso la mistificazione cronica di un giornalismo oramai votato allo scandalo e al terrorismo mediatico.
Politici di ogni schieramento politico e “cerimonieri” dell’antifascismo hanno gridato “al teppismo” cercando di desolidarizzare e di negare il significato politico di quella giornata.
D’altra parte è nel loro interesse che i valori della Resistenza rimangano a far la polvere tra le pagine dei libri di storia o sulle lapidi scolorite dei partigiani uccisi.
La realtà è che quel giorno chi era in piazza ha voluto dare una risposta forte al galoppante sdoganamento del fascismo e ai ripetuti accoltellamenti e incendi, perpetuati contro immigrati, senzatetto, compagni/e, case e spazi sociali. L’11 marzo, al di là dei limiti che ha mostrato, è stato un segnale chiaro e diretto a chi garantisce agibilità e copertura a questi soggetti. Un segnale che continuerà a trovare espressione nelle lotte che portiamo avanti giorno per giorno. A partire da quella in solidarietà ai/lle nostri/e 25 compagn/ie inquisiti/e per “concorso morale in devastazione e saccheggio” per la loro sola partecipazione al corteo antifascista; un capo d’imputazione sempre più in voga nelle procure italiane secondo un’abitudine tanto consolidata quanto “singolare” dal momento che viene formulata in nome di uno Stato che fonda la propria sopravvivenza economica sullo sfruttamento della “forza lavoro”, sulla devastazione ambientale in nome del profitto (Vajont, Val Susa…), sul saccheggio di risorse nei balcani, in Iraq ed in Afghanistan, tramite la guerra e la “ricostruzione” post-bellica.

SABATO 17 GIUGNO CORTEO NAZIONALE A MILANO
PER RILANCIARE LA LOTTA CONTRO IL CARCERE, IL FASCISMO E LA GUERRA
PER LA LIBERAZIONE IMMEDIATA DEI/LLE ARRESTATI/E !!!
ABBATTERE LE GALERE!!!
LIBERARE TUTTI/E!!!

Compagni/e solidali con gli arrestati/e



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