13/04/2006: comunicato stampa dei dirigenti di Progetto Comunista


Cari compagni, care compagne, potete leggere qui sotto il testo di un importante e non rituale comunicato stampa dei dirigenti di Progetto Comunista - Rifondare l'Opposizione dei Lavoratori presenti negli organismi nazionali di Rifondazione (Esecutivo Nazionale, Comitato Politico Nazionale).
Il testo è chiaro e non richiede molte altre parole.
L'impegno a cui siamo chiamati tutti in queste ore è di primaria importanza.
L'invito che rivolgiamo a tutti i militanti del Prc (ma anche ai militanti comunisti, ovunque collocati) è a partecipare con noi da subito, in ogni città, all'attività politica necessaria per preservare l'opposizione di classe al governo anti-operaio che Prodi formerà nelle prossime settimane, in seguito alla mezza vittoria elettorale dell'Unione - che conferma come l'alleanza coi banchieri inibisca persino sul terreno
elettorale la possibilità di battere realmente le destre e il loro insediamento profondo.
La scelta a queste elezioni era tra la padella e la brace: è viceversa necessaria una alternativa ai due poli borghesi e un programma che offra una risposta operaia alla crisi di questo sistema irriformabile.
Rifondazione Comunista ha definitivamente abdicato al ruolo di partito dei lavoratori e il suo gruppo dirigente - incluse le varie "aree critiche" - si prepara a sostenere per tutta la legislatura il governo Prodi-Montezemolo e la sua politica esplicitamente indirizzata (lo confermano anche le dichiarazioni di oggi di tutti i dirigenti dell'Unione) a far pagare la crisi capitalistica alle classi subalterne.

Sabato 22 aprile terremo a Roma una assemblea pubblica nazionale per avviare il percorso costituente di un partito comunista.
Un'impresa difficile ma necessaria, oggi più che mai.

SCISSIONE DA RIFONDAZIONE COMUNISTA: LA SINISTRA INTERNA E' PRONTA A ROMPERE COL PRC GOVERNISTA DI BERTINOTTI E LANCIA L'APPELLO PER LA COSTRUZIONE DI UN NUOVO PARTITO COMUNISTA

GIOVEDI' 13 APRILE CONFERENZA STAMPA A ROMA
Comunicato stampa di undici dirigenti nazionali di Rifondazione Comunista (area Progetto Comunista - Rifondare l'Opposizione dei Lavoratori)

L'imminente ingresso del Prc nel governo Prodi segnerebbe la conclusione del ciclo di Rifondazione come "cuore dell'opposizione" alle politiche padronali e il suo scioglimento di fatto come partito comunista. Il governo che si prepara, infatti, è un governo anti-operaio, con il sostegno della Confindustria. Prodotto di una vittoria elettorale effimera che non ha sconfitto il radicamento reale del centrodestra: a dimostrazione
che non si battono i liberali reazionari in alleanza con i liberali confindustriali.
La destra si batte nelle lotte, nell'autonomia di classe del mondo del lavoro: come dimostra la grande lezione francese.
Chiediamo ai parlamentari eletti per il Prc di non votare la fiducia al governo Prodi, di non permettere la nascita di un altro governo basato su un programma "lacrime e sangue". Che se ne vadano tutti: Berlusconi e Prodi!
Serve un'alternativa dei lavoratori, serve un programma operaio per fare pagare la crisi economica, politica e sociale ai padroni.
Se nelle prossime ore il Prc non farà passi indietro e non dichiarerà esplicitamente che non sosterrà in alcun modo il governo Prodi, la sinistra di Rifondazione promuoverà la scissione da Rifondazione comunista, per garantire l'opposizione dei lavoratori.
L'appello alla scissione e alla costituente di un nuovo partito comunista è promosso nazionalmente da Francesco Ricci (membro dell'Esecutivo nazionale del Prc e presidente vicario del Collegio Nazionale di garanzia del partito) e da dieci membri del Comitato Politico Nazionale del Prc.
All'appello di Progetto Comunista - Rifondare l'Opposizione dei Lavoratori (la maggioranza della vecchia area di Ferrando, che ha sfiduciato Ferrando in occasione della sua candidatura al Senato - poi ritirata da Bertinotti) stanno già aderendo in queste ore, in tutte le federazioni d'Italia del Prc, centinaia di dirigenti e di militanti non disponibili a seguire Bertinotti nel governo dei banchieri. Questa scissione è l'inizio
della disgregazione del partito di Bertinotti.
Se non ci saranno passi indietro da parte della direzione del partito, con centinaia di dirigenti e militanti del Prc lanceremo la costituente del nuovo partito in una assemblea nazionale che si terrà sabato 22 aprile a Roma, proprio mentre Bertinotti deciderà i nomi dei ministri del Prc nel Comitato Politico Nazionale convocato in quelle stesse ore.
Per fornire alla stampa maggiori informazioni sulla scissione da Rifondazione e sul percorso di costruzione del nuovo partito, è organizzata giovedì 13 aprile, alle ore 14, presso l'Hotel Universo a Roma (via >Principe Amedeo, 5/b ; zona Termini) una conferenza stampa.

Roma, 12 aprile 2006

http://www.autprol.org/