04/04/2006: DISARMARE LA LOCALE


"Questa è la storia di un uomo che cade da un palazzo di cinquanta piani. Mano a mano che, cadendo, passa da un piano all'altro, il tizio per farsi coraggio si ripete: 'Fino a qui tutto bene. Fino a qui tutto bene'. Il problema non è la caduta, ma l'atterraggio" Dal Film: L'ODIO

Sono cittadini in uniforme (precisamente quella dei vigili urbani) che sparano alla testa di un ragazzo cingalese di 19 anni, solo perché non si ferma ad un "Alt". Sono gli stessi che due anni fa davano la caccia ai writers comaschi... è orribile pensare che anche quei ragazzi scapparono all'epoca... fortunatamente nessun viglile era già stato contagiato dalla sindrome di Charles Bronson...
Il sindaco Bruni e l'assessore alla sicurezza Scopelliti sono "scossi", vicini sia al ragazzo morente sia all'agente assassino: come si può essere più ipocriti? Il sindaco è il primo promotore di campagne razziste, repressive ed è stato proprio per volere suo che si è costituita la pattuglia "anti-writers", è per volere suo che ora i vigli urbani girano con manganello e pistola, è per volere suo che la merda a como sta puzzando sempre di più.
Rumesh, il ragazzo ferito in modo gravissimo, non è un writer, è stato trovato senza patente. Probabilmente ora la "giustizia" assolverà l'assassino oppure lo condannerà perché anche Como ha bisogno dei suoi capri espiatori. Già, è comodo addossare tutta la colpa ad un solo individuo, infatti poi la nostra città dormiente (che si è svegliata turbata, avendo sentito l'eco di uno sparo...) avrà il suo colpevole e potrà tornare nel suo letargo. E' compito nostro svegliarla e farle aprire gli occhi!
Sinceramente non interessa se questo agente verrà condannato o assolto, perché in ogni caso avrà spezzato una vita di 19 anni per nulla. Non va colpito l'individuo, ma la logica aberrante di razzismo e repressione che sta alle spalle. Quella logica promossa da chi ora si sente "scosso".
E' compito nostro "scuoterli" così tanto da farli precipitare dalla loro poltrona, non per sostituirli con altri, ma per scardinare definitivamente questa logica di poltrone, molto simile al gioco delle tre carte.
E’ compito nostro iniziare a batterci per esigere l’immediato disarmo delle polizie locali, avanguardia della politica di militarizzazione perpetrata in lombardia non solo dalla destra becero-leghista, ma frutto di una deriva autoritaria che ha investito la maggior parte delle amministrazioni locali. La politica istituzionale ha perso la sua lotta personale per la “sicurezza” dei cittadini.
E' compito nostro portare controcultura, una controcultura che si scagli senza pietà contro questa sistmema pistolero, repressivo e razzista. Siamo stufi di sentire l'ipocrisia in bocca a chi è seduto su poltrone di comando. Siamo stufi di sentire che va tutto bene, E ora siamo anche incazzati.

Incazzati contro questo stato che ingabbia chi propone alternative credibili.
Incazzati contro gli uomini in divisa che dispensano piombo e botte ritenendo che sia giustizia.
Incazzati per l'impossibilità di cambiare qualcosa.
Incazzati contro Como città dormiente, demente e razzista.
Incazzati con i cittadini comaschi che si svegliano solo quando accadono fatti particolamente gravi e poi si dimenticano.
Incazzati perché al posto di quel ragazzo si sarebbe pututo trovare ognuno di noi.
CI APPELLIAMO AL MOVIMENTO, ALLA SOCIETA’ CIVILE, A CHI SENTE PROPRIO QUESTO DRAMMA, per iniziare una mobilitazione che pretenda il disarmo assoluto della polizia locale.

MARTEDì 4 ore 19 SOUNDSYSTEM+WRITING davanti al comune
MERCOLEDì 5 ore 19 ASSEMBLEA PUBBLICA davanti al comune
VENERDì 8 APRILE CORTEO. Concentramento ore 14 via milano

http://www.autprol.org/