29/03/2006: Lettere: sono appena arrivato a Sassari… carcere e topi!


Appena arrivato nel carcere di Sassari mi hanno messo in un camerone. Ovvero una grande cella che è quella dove vengono messi i detenuti appena arrivati (c.d. cella di transito). È uno stanzone brutto e fatiscente, con una puzza incredibile e topi che giravano insieme a noi. Dentro 24 posti letto. Letti a castello murati nelle pareti della cella. E poi sporcizia da tutte le parti e un bagno coperto di merda. Lì dopo essermi guardato intorno mi sono chiesto: "ma dove sono capitato?". Per cena ci hanno dato della pasta fredda e dura. Abbiamo mangiato in silenzio e dopo, stanchi per il lungo viaggio, ci siamo messi a dormire su quei letti con le lenzuola sporche.

Ad un cero punto, mentre cercavo di prendere sonno, ho sentito un peso sulla pancia. Ho detto: "cosa sarà?". Ho alzato la testa e ho visto che sopra di me c’era un bel topastro. Si un topo che sarà pesato un chilo o un chilo e mezzo. Il classico topo di fogna che io da buon marinaio conosco bene. Dopo qualche giorno mi hanno trasferito nelle celle "normali" del carcere di Sassari. Mentre preparavo le mie poche cose ero sollevato perché pensavo "beh peggio di così non potrò stare". Evidentemente mi sbagliavo. Infatti mi hanno chiuso in una piccola cella dove dentro ho trovato altri 7 detenuti. Ed anche in questa cella i topi, sempre gli stessi che uscivano dal cesso alla turca. Noi e i tipo restavamo chiusi in quella cella per 22 ore al giorno. Nel carcere si Sassari ci vuole una grande forza di volontà per non attaccarsi una corda al collo, perché lì ti rimane molto poco.

Andrea 46 anni
23 marzo 2006



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