19/03/2006: PER LA LIBERAZIONE DEGLI ANTIFASCISTI ARRESTATI
“Don Abbondio, sorpreso, messo in fuga, spaventato, mentre attendeva tranquillamente a’ fatti suoi, parrebbe la vittima; eppure, in realtà, era lui che faceva un sopruso. Così va spesso il mondo... voglio dire, così andava nel secolo decimo settimo” (Manzoni).
A Milano di notte da un po’ qualcuno dà alle fiamme i campi nomadi, a Milano da mesi vi sono continui assalti squadristici con spranghe e coltelli contro chi frequenta i centri sociali, ultimamente a Brescia è stata tirata di notte una molotov contro il centro sociale “Magazzino 47”, a Roma è stato assaltato un altro centro sociale, a Riccione devastata la sede dell’Arcigay, a Imola è stato saccheggiato e imbrattato di svastiche il “Peace Maker”... Di notte. Poi di giorno si ripuliscono, vestono i panni di persone rispettabili e magari organizzano una raccolta di firme contro gli immigrati o una bella sfilata nostalgica...
Sabato 11 marzo si è svolto a Milano un corteo per protestare contro una manifestazione dell’organizzazione fascista Fiamma Tricolore, alleati di Berlusconi. Polizia e carabinieri hanno attaccato con violenza il corteo antifascista ed hanno invece consentito e protetto la sfilata neonazista. Dal palco i neofascisti hanno pure ridicolizzato il capogruppo DS di Milano, Emanuele Fiano, reo di essere figlio di deportati...
Tutto ciò avveniva in concomitanza con l’anniversario dell’assassinio di un giovane operaio all’uscita di un centro sociale milanese, Davide “Dax” Cesari accoltellato da un gruppetto di fascisti il 16 marzo 2003.
Tra le reazioni sdegnate di condanna nessun esponente della sinistra istituzionale ha però trovato la voglia di denunciare l’avanzata aggressiva dei neofascisti che continuano a girare per l’Italia tra saluti romani, celtiche, svastiche, coltelli e slogan reazionari. Nessuno ha trovato il tempo di ricordare le aggressioni (e Bologna non è certo esente), le molotov contro i centri sociali, i pestaggi di immigrati, le intimidazioni, il proselitismo a suon di razzismo, le provocazioni antisemite, la negazione delle camere a gas e dello sterminio degli ebrei.
Per questo noi solidarizziamo con chi in questi mesi è stato oggetto di violenze quasi quotidiane, con la copertura delle forze dell’ordine e il silenzio dei partiti “democratici”.
Noi solidarizziamo con chi ha cercato di reagire come ha saputo e come ha potuto, nell’indifferenza generale, e per questo è stato incarcerato.
Perché se bastonano o ammazzano uno di noi, questo non fa notizia. Ma un’automobile che brucia alza l’audience e ravviva la scialbissima campagna elettorale.
Solidarietà con gli arrestati di Milano!
alcuni anarchici
http://www.autprol.org/