16/03/2006: Col sangue agli occhi... Coord.Lotta per la Plaestina - Mi
Esprimiamo la nostra completa ed incondizionata solidarietà agli antifascisti arrestati sabato 11 marzo a Milano nel corso di una manifestazione antifascista che aveva come obbiettivo l'impedimento della sfilata neo-fascista della Fiamma Tricolore, esigendo la loro immediata scarcerazione.
Denunciamo il clima di limitazione degli spazi di agibilità politica dei compagni, e l'ampliamento di quello concesso a formazioni fasciste o a iniziative "fascistizzanti", all'interno del tentativo di mobilitazione reazionaria di massa bipartisan che gran parte dei partiti della sinistra istituzionale fino alla "destra" di movimento sta avvallando da tempo.
In una città dove le violenze contro gli immigrati sono all'ordine del giorno, dove gli sfratti e gli sgomberi sono l'unica risposta ai bisogni abitativi delle classi popolari, dove la precarietà lavorativa e l'emarginazione sociale accomuna sempre più fasce di proletari, scendere in piazza con il blocco reazionario non alieno da simpatie fasciste è una precisa scelta di campo al fianco di una delle parti più schifose del blocco sociale dominante, significa dare copertura a operazioni gravide di conseguenze negative per coloro che lottano contro il fascismo, il razzismo, e lo scovinismo.
Le già poco fauste avvisaglie del carattere profondamente anti-popolare e liberticida del futuro governo, qualunque esso sia, si stanno sempre più concretizzando.
In un momento in cui l'escalation militare nel "Medio Oriente" e l'iniziativa imperialista contro le masse arabe: popolo iracheno, palestinese, libanese, siriano (come contro il popolo iraniano) si fanno sempre più pressanti e mortiferi, non una parola viene spesa per denunciare l'unica violenza che deve essere denunciata e combattuta: quella imperialista in tutta la sua filiera repressiva e contro-rivoluzionaria, che si tratti degli eserciti occupanti e delle non meno pericolose forze dell'ordine nostrane fino alle lame dei fascisti o alle pistole fumanti di polizie private.
Pensiamo sia di vitale importanza quindi arginare tale mobilitazione reazionaria e denunciarne le "strane" convivenze e connivenze atte a creare un clima "blindato" di criminalizzazione nei confronti della lotta di classe e dello sviluppo della solidarietà internazionalista e conquistarci i necessari spazi di agibilità nella metropoli a fianco degli sfrutati, anche per salvaguardare l'identità politica antifascista dei compagni incarcerati e rompere l'isolamento in cui vorrebbero relegarli/ci.
Vogliamo ricordare, lottando, ciò che avvenne tre anni fa, quando i signori della guerra e i loro fedeli alleati "nostrani" hanno nuovamente scatenato il loro alito di morte contro popoli e compagni.
Li ricordiamo con rabbia e determinazione per continuare a lottare contro la guerra e a fianco della resistenza dei proletari di tutto il mondo dalle periferie francesi all'Iraq, da Euskadi alla Palestina, dalla Colombia al Nepal...
Invitiamo tutti i compagni a scendere in piazza il 18 marzo a Milano di fronte al carcere di S.Vittore per le mobilitazioni in ricordo di Dax contro il fascismo, la società carceraria e la guerra imperialista, sotto lo striscione: "Dall'Iraq alla Palestina, con le masse arabe che resistono".
15 Marzo 2003
Palestina: l'esercito israeliano uccide una attivista pacifista americana a Rafah nella striscia di Gaza, il suo nome era Rachel Corrie aveva 23 anni. Insieme ad altri internazionali stava opponendosi alle demolizioni di case che avvengono quotidianamente sotto l'occupazione sionista ai danni dei palestinesi. Qualche giorno prima aveva scritto via mail agli amici: «Abbattono le case anche se si trova la gente dentro, non hanno rispetto di niente e di nessuno».
Era seduta sulla traiettoria del Bulldozer, il conducente l'ha vista, e gli è passato sopra, dopo averle scaricato addosso il suo fardello di terra...
16 Marzo
Milano: 3 compagni vengono aggrediti da un gruppo di fascisti. Uno dei tre, Dax, morirà, un altro è in gravi condizioni. I soccorsi arrivano in ritardo. La polizia non ha perso tempo a proteggere i fascisti, scatenandosi con spranghe e mazze nelle corsie dell'ospedale contro i compagni accorsi a dare solidarietà e presidiare, risultato decine e decine di punti di sutura, traumi cranici, nasi fratturati, denti rotti, facce sfigurate sangue dappertutto ed altri 3 compagni ricoverati.
19 Marzo
Iraq: Inizia l'ennesima aggressione militare all'Iraq, un paese stremato da un decennale embargo economico e fatto oggetto di una campagna propagandistica di guerra rivelatasi per quel che era, cioè falsa, e che l'imputava di possedere e nascondere armi di distruzioni di massa.
Bombardamenti, città sotto assedio, torture nelle carceri... Ecco cos'hanno portato gli esportatori di democrazia!
Il Coordinamento di Lotta per la Palestina
16/3/2006
coordpalestina@yahoo.it
http://www.autprol.org/