05/03/2006: Appello a tutti gli antifascisti per contrastare attivamente la parata neofascista che la fiamma tricolore ha in programma per l’11 marzo a Milano


L’assemblea antifascista di movimento che si è tenuta in Pergola giovedì scorso ha preso una chiara posizione contro la provocazione fascista della fiamma di sabato prossimo. In concomitanza con la marcia nera verrà lanciata una giornata di mobilitazione. Il primo appuntamento della giornata sarà una conferenza stampa in porta Venezia alle 12.00, dove denunceremo il carattere razzista, fascista e antisemita di questa organizzazione e la stretta connivenza con le destre di governo.
La conferenza oltre ad informare permetterà a tutti gli antifascisti di concentrarsi nella piazza da cui poche ore dopo dovrebbe partire il corteo della fiamma. Ma non succederà se la nostra mobilitazione sarà larga e determinata, da porta Venezia non andremo più via e tutto ciò che accadrà dalle 12.00 in poi sarà completa responsabilità delle scelte politiche delle “autorità cittadine”. Che si troveranno di fronte un semplice dilemma: regalare per ore un pezzo del centro cittadino milanese alle destre xenofobe al prezzo di elargire robuste dosi di violenza poliziesca contro gli attivisti antirazzisti. Oppure rendersi conto che la sfilata di questi beceri intolleranti è inaccettabile nelle nostre città, ancor più a Milano medaglia d’oro alla resistenza, che da tempo è divenuta un crocevia di culture diverse che sempre più ne arricchiscono il tessuto sociale.
I movimenti da parte loro si metteranno in gioco, se la scelta dei signori dell’ordine pubblico sarà quella di spalleggiare i razzisti cacciandoci con violenza dalla piazza porteremo viralmente il nostro dissenso per tutta la città.

Sabato 11 marzo conferenza stampa pta Venezia ore 12.00

Marzo per il movimento milanese è un mese intriso di sangue e di ricordi dolorosi, come l’assassinio di Fausto e Iaio, il vile agguato mortale a Dax e i pestaggi dei compagni accorsi all’ospedale San Paolo.
In coincidenza con le giornate dedicate a questi tristi eventi i fascisti vogliono marciare su Milano. Non possiamo permettere che nel mese della memoria del movimento milanese questi putridi soggetti riempiano Milano con i loro vomitevoli rigurgiti xenofobi e intolleranti.
Per capire la loro pericolosità politico/ideologica si potrebbe citare la recentissima aggressione al corteo romano che ricordava Valerio Verbano o le dichiarazioni negazioniste di Romagnoli sui forni crematori nei lager, ma non basta.
Infatti oggi il Movimento Sociale Fiamma Tricolore (MSFT) è una delle realtà più attive nel panorama della destra radicale, tale vivacità e da ricercare nella nuova linea politica portata avanti dal segretario Luca Romagnoli.

All’inizio del 2004 Romagnoli si scontrò duramente con il fondatore e capo storico Pino Rauti (allora presidente) riuscendo a ottenere l’estromissione di quest’ultimo dal partito. Le motivazioni dello scontro sembravano determinate da differenti scelte sulle alleanze elettorali, ma le novità più interessanti ed inquietanti vennero dalla riorganizzazione interna al partito con la nomina nella segreteria nazionale di Piero Puschiavo e Maurizio Boccacci in ruoli di vitale importanza.

Boccacci era leader del Movimento Politico, organizzazione che insieme ad Azione Skinheads di Milano e al Veneto Fronte Skinheads costituì il network boneheads Base Autonoma, sciolto nel ’93 da un’operazione di polizia, che però non fermò la sua attività squadrista. Nel 2002 la sigla Base Autonoma tornò a esistere (anche se solo come organizzazione che opera nella provincia di Roma) e oggi è transitata in blocco nel MSFT con il nome di “Giovine Italia”. Ora Boccacci è il responsabile dell’organizzazione del partito mentre Puschiavo, fondatore della storica organizzazione boneheads “Veneto Fronte Skinheads”, risulta essere addirittura uno degli estensori del programma elettorale della fiamma.

A queste pericolose convergenze va aggiunta la notizia di questi giorni del raggiungimento di un accordo elettorale tra MSFT e la “Casa delle Libertà”.
Il quadro politico che si delinea risulta preoccupante, la fiamma sembra riuscire a aggregare la base militante più dura e pericolosa dell’estrema destra italiana e allo stesso tempo a raggiungere accordi con le destre di governo. La pericolosità dei risultati di tale operazione risulta evidente, sia perché legittima i gruppi neonazisti/neofascisti ma soprattutto per le coperture politiche che può offrire alle loro azioni squadriste.
Per capire come questa alleanza sia possibile, basta dare un’occhiata all’agenda politica degli ultimi mesi. Temi come il revisionismo storico sulla resistenza e l’antifascismo,le politiche contro l’immigrazione e contro il diritto all’aborto sono comuni alle destre radicali e a quelle di governo. Sia pure con toni diversi, su certi punti A.N., Lega, ultracattolici e boneheads hanno una comunanza di intenti.
Inoltre sarebbe ingenuo pensare che il clima politico intollerante e revisionista vissuto in questi anni non abbia retroalimentato le sottoculture nazifasciste presenti nel paese, regalando visibilità e dignità politica ad alcune delle più becere rivisitazioni delle classiche tematiche xenofobe delle destre radicali.
In questo contesto il corteo delle Fiammatricolore a Milano risulta essere un’inaccettabile prova di forza, a loro marciare serve per dimostrare che ormai non esistono piazze proibite per i loro deliri neofascisti e etno/populistici.
La risposta del movimento sarà compatta e decisa.

11-03-2006 SPEGNIAMO LA FIAMMATRICOLORE.

http://www.autprol.org/