15/02/2006: IL SILENZIO RENDE PIU FORTI E SPESSI I MURI DELL’ISOLAMENTO E PIU’ ARROGANTE LO STRAPOTERE DELLO STATO. LA SOLIDARIETA’ E’ UN’ARMA!


Rispondiamo all’appello dei prigionieri/e di "Action Directe" rinchiusi nelle carceri francesi con la nostra presenza il giorno 25 febbraio davanti al consolato francese di Milano. Ci saremo insieme a tutti quei compagni/e che a livello internazionale manifesteranno la loro solidarietà contro il tentativo da parte dello stato di annientare ogni forma di dissenso, di resistenza, di lotta, qui come in ogni parte del mondo, con la repressione, l’isolamento, la tortura, l’utilizzo dei mass media per campagne terroristiche tese a nascondere l’esistenza di un conflitto sociale sempre più profondo.
Ci saremo e invitiamo tutti i compagni a far proprio questo invito perché l’esistenza di questi prigionieri accomuna i prigionieri rinchiusi nelle nostre carceri, alcuni dei quali da più di 20 anni, altri sottoposti oggi alla tortura dell’isolamento (art. 41 bis); perché la condizione di carcerazione interesserà sempre più larghi strati di proletari (vedi pacchetto Pisanu e, non ultime, le dichiarazioni, sempre sue, che accusano di sovversione il movimento anti-tav), che lottano in difesa di interessi collettivi per una società senza sfruttamento e senza galere; perché alla difesa degli interessi di uno stato coinvolto in una guerra imperialista, dobbiamo e possiamo opporci con l’unità e la solidarietà di classe.

Sabato 25 febbraio ore 15.00
Presidio a Milano davanti al Consolato francese
in via Moscova, 12

Amici e familiari dei prigionieri rivoluzionari
Mi 13/2/2006

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Appello delle prigioniere e dei prigionieri

In occasione dell'inizio del nostro 20esimo anno di prigionia lanciamo la proposta di fare delle manifestazioni di solidarietà per il 25 di febbraio davanti ai luoghi della nostra detenzione.
Durante l'anno passato i tribunali hanno esaminato i nostri fascicoli per la liberazione condizionale e hanno respinto le nostre domande con la solita solfa: dissociazione in cambio della libertà.

Concretamente detto, rimaniamo in detenzione perché rivendichiamo la nostra appartenenza al campo della Rivoluzione, perché continuiamo a credere, malgrado tutto, alla centralità della lotta antimperialista e finalmente perché rifiutiamo di condannare la violenza insurrezionale della nostra classe e della sua guerriglia in tutto il mondo, dalla Palestina alla Colombia.

Durante questa seconda edizione delle mobilitazioni di febbraio appelliamo alla solidarietà con Georges Ibrahim Abdallah, un comunista arabo prigioniero da ottobre 1984.
Il nostro sostegno si esprimerà davanti alla prigione di Lannemazan, dove è detenuto, ma anche davanti alle prigioni di Bapaume ed Ensisheim.
Insieme abbiamo combattuto contro lo stesso nemico ed abbiamo sopportato giorno dopo giorno lo stesso mondo galeotto.
La nostra comunanza è inscindibile.
Con lui, dichiariamo la nostra solidarietà con tutte le compagne e tutti i compagni della sinistra rivoluzionaria e antimperialista che rifiutano di smentire il proprio impegno e le loro azioni del passato.
Nella prigionia politica, l'accanimento della vendetta dello Stato è espressione dell'ondata reazionaria che ha investito tutto il paese.
Su questo terreno dobbiamo allargare e nel contempo rafforzare la resistenza.

La solidarietà è un'arma! Seguiremos adelante!

Le prigioniere ed i prigionieri di Action Directe
Nathalie Ménigon
Georges Cipriani
Jean Marc Rouillan
Joelle Aubron (in sospensione della pena)

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Segue un elenco di link ad alcuni materiali di approfondimento:

• UNA CAMPAGNA PER ABDALLAH
Dopo vent'anni di carcere, in Francia è in corso una campagna per la sua liberazione
http://www.senzacensura.org/public/rivista/sc04_1526.htm

• DICHIARAZIONE PROCESSUALE DI GEORGES IBRAHIM ABDALLAH
http://www.senzacensura.org/public/arkivio/cd01c.htm

• SOLO COSÌ POSSIAMO RESISTERE…
Dichiarazione di Georges Ibrahim Abdallah - Autunno 2004 – Lannemezan
http://www.senzacensura.org/public/rivista/sc04_1527.htm

• LA QUESTIONE EUROPEA OGGI, NELLA LOTTA DI CLASSE INTERNAZIONALE
contributo alla mobilitazione contro il summit di Firenze – giugno 1996; Joelle Aubron, Nathalie Menigon e Jean Marc Rouillan, Prigionieri dell'organizzazione guerrigliera Action Directe)
http://www.autprol.org/Public/Documenti/doc000000213022006.htm

• Action Directe - elementi cronologici
http://www.autprol.org/Public/Documenti/AD_cronologia.htm

• Intervista ai quattro militanti prigionieri di Action Directe
http://www.autprol.org/Public/Documenti/intervista_actiondirecte.htm

http://www.autprol.org/