06/02/2006: La fiaccola non passa dalla bassa Valle di Susa


Il percorso della fiaccola olimpica, contestato ovunque, ha subito l'ennesimo smacco nel passaggio nelle Valli olimpiche. La Valle alta e bassa aspettava con calore la fiaccola, centinaia di manifestanti no tav erano presenti per le strade di tutti i paesi ove dovevano avvenire i passaggi.
Un'assemblea popolare tenutasi a Bussoleno il 2 febbraio, aveva sancito la volontā di impedire il passaggio del carrozzone pubbliccitario, accogliendo la campagna di boicottaggio della Coca Cola.
A Susa č sfilata nel centro cittā, scortata da numerosi mezzi delle forze dell'ordine, fra le bandiere no tav e le contestazioni.
Il presidio di Bruzolo vedeva alcune centinaia di manifestanti iniziare a bloccare la statale e muoversi verso quella parallela.
Bussoleno dalle 15, nel piazzale della stazione, vedeva crescere la presenza dei valsusini arrivando in almeno un migliaio a bloccare la statale, pronti a passare sull'altra.
Il Toroc invece si ritira, la fiaccola non scende in bassa Val di Susa, viene caricata in macchina in autostrada tra Bussoleno e Susa e se ne torna a Bardonecchia con diverse ore di anticipo. La scusa per cui sarebbe tornata indietro č il tentativo di spegnimento avvenuto da un no tav utilizzando la sua bandiera.
- "Manterremo viva la mobilitazione nelle giornate olimpiche" ( punto 5 del documento presentato dai comitati dopo la liberazione di Venaus)

comitato di lotta popolare no tav
centro sociale Askatasuna

http://www.notav.info


http://www.autprol.org/