28/01/2006: Cos'è avvenuto a Clairvaux e il processo ai prigionieri in lotta


Una prima sommossa nel penitenziario di Clairvaux ha avuto luogo l'8 febbraio 2003. Diversi detenuti hanno saccheggiato una sezione per protestare contro delle sanzioni inflitte a due di essi. Gli ammutinati hanno resistito 7 ore prima dell'intervento della polizia antisommossa e dei "gendarmi mobili".
I detenuti in rivolta sono stati sgomberati dalla sezione totalmente distrutta e trasferiti in altre carceri. Molti di essi sono stati sottoposti ad un regime detentivo detto anche "tortura bianca", ovvero d'isolamento totale.
Nello stesso periodo Perben, il ministro di giustizia francese, ha annunciato la creazione di ERIS, un corpo di "supersecondini", equivalenti ai GOM italiani. Hanno la missione di picchiare, umiliare e terrorizzare, il tutto dietro l'anonimato perché incappucciati.

Una seconda sommossa si è avuta il 16 aprile 2003. Questa volta la ribellione è nata nei laboratori che sono stati incendiati come protesta contro la chiusura delle celle durante il giorno, l'impossibilità di avere contatti tra detenuti e le vergognose condizioni in cui si svolgevano i colloqui. Dopo l'intervento delle forze dell'ordine, molti detenuti sono stati posti in celle disciplinari o trasferiti in isolamento. 12 detenuti, scelti più o meno a caso, sono stati accusati di danneggiamenti di beni pubblici e di violenza contro i secondini.

Processati una prima volta, nel marzo del 2004, presso il tribunale correzionale di Troyes, 11 dei 12 detenuti hanno abbandonato l'aula protestando contro la parodia della giustizia attuata nei loro confronti e delle 70 persone che erano lì ad appoggiarli. Le indagini preliminari hanno solo tenuto in considerazione le dichiarazioni dei secondini. Gli avvocati hanno cercato di far cambiare i capi d'imputazione, ma non ci sono riusciti.
Pascal Brozzoni, che ha rivendicato le sue azioni, è stato condannato a 7 anni di carcere. 10 degli altri detenuti sono stati condannati a pene che vanno dai 18 mesi ai 5 anni. Tutti i condannati sono ricorsi in appello, in modo da spiegare le cause della loro ribellione.

Appoggiamo questa rivolta! Presenziamo al processo d'appello delle sommosse di Clairvaux, che si terrà a Reims!

Appoggiamo le richieste dei movimenti dei detenuti ed esigiamo:

1 - l'immediata liberazione dei minori, dei malati, di quelli che hanno problemi psichiatrici e degli immigrati clandestini.
2 - l'automatica riduzione delle pene per la sistematica attribuzione della libertà condizionale, dell'indulto e degli altri benefici.
3 - il miglioramento delle condizioni detentive con la riapertura della porta delle celle per coloro che hanno lunghe condanne, l'abolizione dell'isolamento, delle celle disciplinari, delle brigate di torturatori (ERIS) e delle perquisizioni intime.
4 - condizioni di colloquio corrette e avvicinamento ai familiari o ai più prossimi per preservare i vincoli con gli affini.
5 - l'abbandono dei progetti di costruzione di nuove carceri e soprattutto dei centri penitenziari di massima sicurezza per lunghe condanne.

traduzione: lubrijant@anarcotico.net
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