26/01/2006: BLOCCATO IL CONSIGLIO COMUNALE DI SALUGGIA (VC)
Ieri sera [24/01] si è tenuta la prima manifestazione contro l'ipotesi di ampliamento del deposito di scorie nucleari di Saluggia (nel volantino di seguito un po' di spiegazioni della vicenda). Per tale deposito, che dovrebbe contenere le scorie cacciate dalla mobilitazione popolare di Scanzano Jonico, basterebbe una variante del piano regolatore della cittadina, che permetterebbe l'avvio dei lavori.
L'amministrazione comunale, evidentemente pesantemente coinvolta dalle lusinghe della banda dell'atomo, ieri sera avrebbe dovuto votare e far passare la delibera. Su pressioni popolari, nella zone limitrofe sono nati diversi comitati di lotta, tra cui il comitato CS Arcobaleno di Rondissone, sorto contro il progetto Ignitor, il consiglio si è tenuto nella palestra di Saluggia.
La manifestazione , dalla piazza del municipio è giunta alla palestra per assistere e intervenire al consiglio. Alcune centinaia di manifestanti, tra cui saluggesi , due pullman dalla Valle di Susa, il centro sociale Mattone Rosso di Vercelli e il centro sociale Askatasuna, hanno raggiunto il consiglio, entrando fin quando le forze di polizia non hanno completamente sbarrato l'ingresso.
In un clima ridicolo per se stesso, il sindaco di centro sinistra della cittadina si è molto dilungato nei punti precedenti la votazione, pensando di farla ancora una volta franca e che i numerosi cartelli e le numerose bandiere no tav, fossero li solo per coreografia. Al momento della votazione, in tarda serata, abbiamo interrotto il consiglio,
staccando la corrente e togliendo i microfoni a sindaco e consiglieri, indegni di parlare del futuro delle popolazioni di Saluggia e di tutti gli altri territori. L'approvazione così è stata interrotta e ancora volta, con lo spirito di lotta che dalle Valle di Susa sta giungendo ovunque, la popolazione si è presa la parola e rivendica il diritto a decidere.
Fa sorridere vedere un sindaco che si espone a tal punto pur di approvare una delibera che evidentemente gli è tanto cara, una delibera di morte e di nocività.
La serata si è conclusa con il sindaco e i consiglieri che escono dal retro della sala scortati dalle forze dell'ordine.
Segue il volantino distribuito ieri.
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NO NUCLEARE - NO TAV
Ancora una volta ci troviamo a manifestare contro l'incubo del nucleare nel nostro paese, e qui, proprio a Saluggia a fianco delle nostre case e dei nostri territori. Pensavamo di aver messo la parola fine a quest'incredibile energia di morte invece ancora una volta ci
troviamo a manifestare, a discutere e a organizzarci per ribadire un no forte di decenni di lotte popolari e sancito persino da un referendum, era il 1987.
Dall'epoca, la banda dell'atomo (perché è così che è sempre stata definita quell'aggregazione politico-militare-imprenditoriale che sponsorizza l'energia nucleare) ha sempre lavorato ad escamotage per far ritornare attive le centrali e sulle scorie, (che rappresentano enormi quantità di guadagni) cerca da sempre di riattivare quei canali di corruzione sui territori, che però non funzionano più tanto ultimamente.
Scanzano Jonico era stata individuata come sede per lo smaltimento e il deposito delle scorie nucleari italiane, ma dopo una mobilitazione popolare decisa e intransigente, il governo e le amministrazioni già convinte, hanno dovuto fare un passo indietro.
Oggi a Saluggia, che di nucleare ha già patito da anni, il governo ha l'intenzione di ampliare i depositi già esistenti, parcheggiando lì quanto cacciato giustamente da Scanzano, facendola diventare la prima discarica nucleare d'Italia, per quantità e pericolosità.
Una società incaricata dal governo, la Sogin ha presentato e vorrebbe gestire, attraverso il suo presidente, un generale, tal C.Jean, nonché Commissario straordinario, la costruzione di due nuovi depositi definiti "temporanei" per le scorie nucleari, che verrebbero "cementate" e immagazzinate per un periodo temporaneo in teoria, ma indefinito in pratica.
Non esistono certezze sulla messa in sicurezza del nucleare, della sua applicazione, delle sue scorie e dei suoi depositi, questa è la verità. Il nucleare, e sono le catastrofi a dircelo, è sinonimo di morte e guerra, per questo il nostro paese l'ha respinto.
Noi portiamo l'esempio qui, della lotta contro l'alta velocità in Valle di Susa, che ha dimostrato che non siamo obbligati ad accettare tutto quello che ci viene proposto o imposto; siamo l'esempio concreto, insieme alle genti di Scanzano, di come ci si possa opporre, vincendo, a chi progetta e pianifica morte e distruzione per i nostri territori, che decide per noi futuri più angusti di quelli che già questo mondo ci fa vivere, mettendoci in relazione continua con progetti di morte. Il progetto Ignitor a Rondissone, l'ampliamento di Saluggia, la devastazione della Tav Torino Milano sono gli esempi che abbiamo sotto gli occhi. Noi vogliamo rappresentare la possibilità concreta di dire di no a tutto questo, lo abbiamo dimostrato e lo ribadiamo partecipando a questa e alle altre mobilitazioni che verranno indette.
Esistono sul territorio già diversi comitati popolari che si stanno muovendo in merito, con loro bisogna lavorare perché tutti comprendano la gravità del progetto in campo, partecipando, sostenendoli e facendone parte, come è avvenuto in Val di Susa, dove esiste quasi un comitato popolare in ogni paese.
Al sindaco e al consiglio comunale di questa città dobbiamo far fare una marcia indietro rispetto alla possibilità di ampliare il piano regolatore per permettere la costruzione dei nuovi depositi.
Alle ditte, al governo e ai generali dobbiamo far pesare la contrarietà di un territorio che ha già dato più del dovuto e che non deve più essere mortificato nella sua qualità della vita e nell'ambiente che vive.
Lo abbiamo dimostrato e lo possiamo dimostrare, fermarlo è possibile, fermarlo tocca a noi!
C
ENTRO SOCIALE ASKATASUNA - COLL.UNIVERSITARIO AUTONOMO - CENTRO SOCIALE MURAZZI TORINO - CENTRO SOCIALE MATTONE ROSSO VERCELLI - COMITATO DI LOTTA POPOLARE NO TAV Val Susa
http://www.csoaskatasuna.org
http://www.autprol.org/