19/01/2006: LETTERA APERTA ANONIMA AL MANIFESTO ED A LIBERAZIONE DAL LAGER DI POGGIOREALE E.I.V.


...se oggi mi trovo a scrivere al Manifesto e al quotidiano Liberazione è perché vorrei sperare che da entrambe queste testate possa giungermi non solo la vostra solidarietà ma anche la vostra grande attenzione non di sola umanità ma bensì una solida e forte solidarietà civile e politica. Perché vi chiedo questo? Perché quello che vi vengo a scrivere è una denuncia contro il sistema repressivo e carcerario che quotidianamente ci troviamo a subire tutti.
Allora credo che sia venuto il momento di mettere fine a queste arroganze di prepotenze abusi e pestaggi.
Lo scrivente chiede che venga una Commissione Parlamentare.
Lo scrivente dal carcere di Spoleto è stato trasferito al carcere di Poggioreale nel reparto Venezia EIV “Elevato indice di Vigilanza” per punizione. Punizione perché nel carcere di Spoleto avevo dato inizio ad una protesta dove all’interno della cella spaccai la tv ed altro. Quindi colpevole per essere intervenuto nell’aver dato la mia solidarietà ad un detenuto originario dei Balcani, che aveva subito un pestaggio da parte della custodia. Questo detenuto dopo aver fatto 15 giorni di isolamento insieme a me, è stato trasferito al manicomio criminale OPG in Sicilia “Pozzo di Gotto – Barcellona” in provincia di Messina.
Questo reparto dove mi trovo ristretto con altri detenuti, il reparto Venezia, 3 anni fa funzionava come reparto 41 bis. Oggi funziona come reparto EIV che qui non cambia niente anzi è peggio del 41 bis. Tanto per farvi un’idea sotto quale regime restrittivo siamo sottoposti.

Le condizioni sono queste: i passeggi dove facciamo un’ora d’aria al giorno sono cubicoli con la rete. Gli orari dei passeggi: dalle ore 9 fino alle ore 10 e dalle 13 alle 14; le altre 22 ore le passiamo chiusi in cella.
NON è consentito fare attività sportive, NÉ altre attività (scolastiche, socialità, saletta). La messa viene celebrata una volta l’anno all’interno del corridoio, oppure dentro una cella vuota.
Non è consentito all’interno della sezione aderire alle attività lavorative. Chi aderisce alle attività lavorative delle due sezioni del reparto Venezia (EIV) sono due detenuti che provengono da sezioni cosiddette comuni che tra l’altro sono extracomunitari, se non fanno quello che gli viene ordinato dalla custodia vengono chiusi e picchiati.[*]
I lavoranti per passare un piatto di cibo caldo, da cella a cella, ci deve essere la guardia presente. Questo vale per le altre cose. Mentre l’igiene personale la doccia è due volte alla settimana, mercoledì e sabato. Nei giorni in cui non abbiamo la doccia ognuno di noi si lava come può riscaldandosi l’acqua in una pentola mentre io me la faccio fredda.[**]
Nonostante che lo scrivente abbia seri problemi di salute (sono anche sieropositivo Hiv), qui ci sono altri problemi. Parlo del vitto che passa l’amministrazione del carcere, oltre che non mangiabile, la pasta è un pastone, il condimento è crudo, l’altro vitto il secondo viene messo nei contenitori di plastica privi di termico e coperchi, privi di olio e sale ecc. Dato che si sente odore di aceto non c’è da meravigliarsi se è scaduta.[***]
La mattina prima della battitura e della conta devi farti trovare in piedi con la finestra aperta e sull’attenti con le mani dietro la schiena. Se ti trovano a letto rischi di prendere gli schiaffi.[****]
Non è consentito camminare con le mani in tasca !
Questo vale per noi reparto Venezia (EIV) e anche nelle sezioni detenuti comuni. Mentre la TV la mattina viene accesa alle ore 9 e spenta alle ore 0,30.[*****]
Mentre l’acquisto di alimentari (sopravvitto) è una volta a settimana il martedì per il venerdì. [******]
I vaglia che riceviamo vengono caricati quando va bene entro 20 giorni sennò anche uno o due mesi dopo. [*******]
Qui non esistono educatori e assistenti sociali.
Se un detenuto deve conferire con un educatore o assistente sociale o con una psicologa, non esiste privacy, tutto viene fatto in presenza di un graduato o anche con il medico!
Non è consentito fare il passeggio più di 4 detenuti alla volta [come in genere al 41 bis, con numero massimo di detenuti variabile a seconda del carcere] mentre alla conta del pomeriggio non devi avere la tv accesa.

I signori del Dipartimento DAP del Ministero sono sempre stati a conoscenza dell’atmosfera di repressione che respirano i detenuti di Poggioreale e così anche chi dirige il carcere. A questo punto se i signori Parlamentino della destra, Lega nord, DS, Margherita, sono stati sfavorevoli alla clemenza di amnistia ed indulto, allora che ci permettano di farci fare la galera da persone dignitose e civiltà senza che si debba scontare una condanna stando sempre in stato di tensione e nervosismo.
Qui respiriamo l’atmosfera dell’epoca della Pianosa, quando esisteva ancora il famigerato articolo 90.[********]

Grazie per la vostra attenzione, mi auguro che quanto ho scritto trovi la giusta attenzione.

POGGIOREALE 16-1-2006
REPARTO VENEZIA (EIV)

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NOTE DEL CURATORE

[*] Nelle sezioni di osservazione psichiatrica per il lavorante è così, mentre nelle sezioni EIV del resto d’Italia normalmente sono lavoranti scelti tra i detenuti della sezione o a rotazione tra loro.

[**] è anche una questione economica, una bomboletta di gas del fornello per scaldarsi l’acqua costava a Spoleto 1,30 € nel 2004.

[***] Non si capisce come mai con l’ “antimafia” che la fa da padrona dentro e fuori le galere, il mangiare sia di merda, con tutti i soldi che vengono stanziati, allora non è vero che l’ “antimafia” elimina le cattive abitudini dalla polizia penitenziaria che controlla le “imprese” (spesso costituite da amici o parenti di poliziotti) che curano sopravvitto e cucina (in certi casi la stessa, in certi diverse), senza alcun controllo di fatto su qualità e prezzi, dato che nelle stesse commissioni interne di controllo del vitto i detenuti “sorteggiati” che contestano un po’ dopo qualche minuto vengono sostituiti.

[****] anni fa si sapeva di questa pratica al 41 bis di Secondigliano, e poi a Secondigliano, ma c’è sempre qualcuno che dice in giro che non lo fanno più, e vedi invece.

[*****] Anche a Sulmona EIV era così, nel 2002, e forse ancor oggi, la cosa è grave perché la tv accesa per molti detenuti è l’unica difesa psichica dall’insonnia causata spesso dalla tecnica del disturbo scientifico del sonno.

[******] Anche qui una particolarità rispetto alle 2 volte a settimana di quasi tutti i carceri; delle carceri che conosco, solo a Sulmona nel 2002 c’era una sola spesa a settimana.

[*******] Prassi del tutto illecita che fa trasparire o una vessazione mirata assolutamente inaccettabile oppure un accantonamento nero da parte del contabile.

[********] Si riferisce al primo periodo dei braccetti della morte, 1982-1985, quando alla Pianosa ne esisteva uno tra i più terribili. Poi la cosa si è reiterata dal 1992 alla metà passata degli anni ’90 con il 41 bis e le squadrette di Ragosa e Mattiello.

tratto da www.paolodorigo.it

http://www.autprol.org/