16/01/2006: La vicenda Savema riguarda tutti noi...


...perché vogliamo un sindacato che tuteli i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici e rispetti l’autonomia delle Rsu

Con questo volantino gli operai della Savema e iscritti/e a Cgil vogliono ripercorrere e analizzare ciò che di assurdo e vergognoso è accaduto in questi ultimi due mesi.
Il 26 ottobre, in azienda si è svolta un’assemblea congressuale è stato presentato un documento di critica sulla politica di concertazione condotta dalla Cgil e sulla gestione della Fillea su vertenze territoriali e aziendali. Questo documento è stato messo in votazione e approvato a maggioranza.
Al termine dell’assemblea il segretario Fillea, Profetti, passa il documento al segretario provinciale Bambini, che lo consegna alla Questura. Venuti a conoscenza del fatto, la Rsu e il lavoratore che aveva presentato il documento chiedono un incontro urgente con la Fillea e il Bambini. All’incontro, tenutosi alla Camera del lavoro di Viareggio, il Bambini conferma di aver portato il documento in Questura per avervi “ravvisato analogie con le lettere a firma B.R. spedite a suo tempo in Savema”.
Il 6/12 si tiene il Congresso di categoria (Fillea), dove il documento congressuale della Savema non viene approvato dalla commissione politica ma, cosa grave (contro lo stesso statuto Cgil), viene negata la parola a chi aveva presentato il documento, nonostante le proteste anche degli operai dell’Henraux.
Dopo questi gravi fatti i lavoratori chiedono ai soggetti in questione di presentarsi all’assemblea aziendale per le dovute spiegazioni.
All’assemblea si presentano la bellezza di 13 tra funzionari e segretari, di cui due nazionali, uno regionale e uno provinciale; dopo un balletto di disgustante retorica e la negazione dei fatti accaduti, con abile maestria tentano di rompere l’unità dei lavoratori che invece con grande determinazione e all’unisono chiedono le dimissioni del segretario Bambini e il rispetto della democrazia.
Nei giorni seguenti la minoranza Cgil “Lavoro e società-Cambiare rotta” elabora un documento di sfiducia verso la Segreteria, rea di non essere stata capace di discutere questioni di estrema gravità come questa. Purtroppo la speranza che la ragione e il buonsenso prevalgano sfuma nel giro di pochi giorni, quando appunto il 31/12 esce sulla stampa un comunicato della maggioranza Cgil dove si rinnova la fiducia al Profetti e al Bambini.
Anche la minoranza naufraga con la ridicola proposta del Bambini come segretario al prossimo congresso del 12-13 gennaio in cambio di un probabile accordo che vedrà avvicendare al Bambini (fra sei mesi, quando scadrà il suo mandato) un membro dell’area “Lavoro e società-Cambiare rotta”. Questa, purtroppo compagni, è la cruda realtà.
Noi lavoratori, della Savema e iscritti/e alla Cgil, siamo molto indignati e incazzati. La Savema conta il 90% degli operai iscritti alla Cgil che hanno sempre lottato per i diritti e la democrazia con razionalità e alla luce del sole. Bollare questi lavoratori come terroristi a noi tutti fa schifo, anche perché forse i veri terroristi sono loro che, con sporchi giochi, rispondono al dissenso con la polizia, con l’isolamento e l’imbavagliamento di coloro che con onestà reclamano un sacrosanto diritto: la democrazia.
Compagni e compagne, riproporre Bambini segretario al congresso significherebbe accettare queste logiche anche per il futuro; ma noi non abbiamo poltrone da spartire, non ragioniamo con logiche massoniche, vogliamo solo che il sindacato tuteli e garantisca i diritti dei lavoratori. Il disegno politico che hanno in mente questi signori è chiaro: accordi con i poteri forti, isolamento e intimidazione delle avanguardie di lotta.
Invitiamo lavoratori e lavoratrici, Rsu, delegati ed attivisti sindacali a solidarizzare con gli operai della Savema, a far sentire la propria voce, a protestare con le rispettive segreterie sindacali e ad opporsi a queste sporche alchimie. Ricordiamoci che l’indifferenza di oggi può precludere la reale democrazia di domani.

I lavoratori della Savema e lavoratori e lavoratrici iscritti alla Cgil
09/01/06

http://www.autprol.org/