10/01/2006: La polizia vigila, le espulsioni si accelerano


Da mesi Sarkozy voleva che il governo fissasse delle quote di immigrazione (Pasqua aveva sognato di proporre questa legge nel 1991, ma all'epoca fu rigettata). Si tratta di selezionare le persone autorizzate a installarsi in Francia secondo dei criteri:
- socio-economici: preferenza ai diplomati, agli imprenditori, ai ricercatori piuttosto che alle persone in difficoltà;
- di nazionalità: preferenza per le persone che provengono dai paesi ricchi piuttosto che da Paesi come la Costa d'Avorio o la Cecenia.
Quale avvenire è riservato per le persone che non rientrano in questi criteri e vogliono fuggire la miseria e la repressione?
La risposta di Sarkozy è di fissare un obiettivo minimo di 23.000 espulsioni per il 2005, aumentando del 50% la quota di espulsioni del 2004 (tra il 2002 e il 2004 le espulsioni sono già aumentate del 72%).
Nella sua lettera di settembre ai prefetti, il ministro dell'interno ricorda il ritardo sugli obiettivi di espulsione. Sarkozy deplora il fatto che in 8 mesi siano stati realizzati solo il 56% degli obiettivi (12.849 espulsioni effettive sulle 23.000 stabilite).
In riferimento ai prefetti “cattivi scolari” che hanno operato un numero di espulsioni inferiore alla media, essi dovranno contattare il CNAR (Centro Nazionale dell'animazione e delle risorse) per essere consigliati su come migliorare e per ottenere un aiuto operativo.
Egli ha inoltre richiesto che ogni prefetto si impegni proficuamente per coinvolgere i suoi collaboratori, dagli “agenti dell'ufficio stranieri alla polizia passando per la gendarmeria”, e ha ordinato loro di non cedere ai collettivi o ai coordinamenti che potrebbero sollecitarli. Per il ministro questi collettivi “non rappresentano che se stessi”.

Per ciò che concerne l'accoglimento delle domande di asilo, i prefetti, grazie alla nuova legge, potranno scegliere di alloggiare i richiedenti in un dipartimento diverso da dove questi hanno depositata la richiesta.
Per accentuare la pressione sui richiedenti il regime di collocazione e inserimento sta per essere modificato in modo da permettere ai prefetti di rifiutare l'asilo alle persone che non accetteranno di essere ospitate d'ufficio in un luogo non desiderato. Viva il “parcheggiamento”!
La maggior parte delle domande di asilo saranno rigettate e Sarkozy quindi si feliciterà per l'efficacia dell'OFPRA (1) e della commissione dei ricorsi che, “grazie al loro operato”, faranno aumentare il numero dei rigetti di coloro che hanno diritto all'asilo e delle loro famiglie e dunque il numero delle espulsioni.
Sarkozy riporta all'ordine del giorno l'espulsione di persone incolpate in situazioni regolari. Egli giustifica questa politica ricordando che la corte europea dei diritti dell'uomo non ha mai riconosciuto il diritto di qualcuno a vivere dove egli preferisca. L'Europa, “paladina dei diritti dell'uomo”, predilige senza dubbio gli spostamenti di capitale a quelli di persone che fuggono la miseria, la guerra.

Questa è la stessa Europa che costruisce centri di detenzione alle proprie frontiere per espellere meglio. Per accelerare queste espulsioni, il ministro destina grossi crediti al programma di fermo amministrativo, che si traduce in un forte aumento di posti nei centri di detenzione (da 1.000 nel 2002, a 1.800 nel giugno del 2006) e nella costruzione di nuovi centri (a Plaisir, Palaiseau, Nanterre, Vincennes per la regione parigina ma anche a Rouen-Oissel, Marseille,Toulouse, Rennes, Lille-Lesquin, Calais-Coquelles e Garchy (2)).
Per riempirli il più in fretta possibile e mantenere questi obiettivi di espulsione, la polizia organizza delle retate collettive (3) e reinstaura la doppia pena, il ministro ha spiegato anche che le persone provenienti dalla Bulgaria e dalla Romania devono essere espulse come le altre dal momento che sono state respinte, perché non beneficiano di alcuna protezione giuridica particolare anche se la Bulgaria e la Romania sono candidate ad entrare nell'Unione Europea.

Accanto a ciò la Francia ha apprestato il sistema VISA biometrico in 5 di questi consolati per schedare e seguire le domande. Questa misura nel 2006 sarà estesa a una trentina di consolati e nel 2007 sarà generalizzata.
Il seguito delle leggi sicuritarie (sviluppo della video sorveglianza, perquisizioni notturne o diurne su semplice sospetto, il prolungamento di 3 mesi delle leggi speciali, sanzioni sproporzionate, progetti di creazione di una “polizia dell'immigrazione”) prova che lo stato è per sua volontà incapace di risolvere le ineguaglianze sociali.
Ma potevamo attenderci altri esiti da un governo che ha ripreso e che applicale tesi dell'estrema destra?
Lo stato cerca unicamente di instaurare un clima di paura per giustificare le sue proposte e le sue leggi sicuritarie e autoritarie.

NE' PRIGIONE, NE' FERMO
NE' ESPULSIONI
LIBERTA' DI CIRCOLAZIONE PER TUTTI!
RESISTIAMO, LOTTIAMO !

Gruppo NO PASARAN LIONE

(1) L'OFPRA è una struttura pubblica dotata di autonomia amministrativa e finanziaria, incaricata di applicare le leggi francesi e le convenzioni europee ed internazionali relative al riconoscimento della qualità dei rifugiati, degli apolidi e all'ammissione alla protezione sussidiaria.

(2) Per saperne di più consultate il foglio d'informazione «Campagne contre les centres de rétention» o http://pajol.eu.org/rubrique144.html

(3) Arresti di persone provenienti da uno stesso paese, che saranno espulsi con l'uso di aerei organizzati da diversi Stati coordinatisi per raggruppare le espulsioni. Questa decisone è stata presa dall'ultimo G5 che riunisce i ministri dell'interno di 5 paesi europei, principalmente l'Inghilterra e la Francia.

http://www.autprol.org/