23/12/2005: Quinta Assemblea Cittadina sul carcere
Ci sono nuovamente oltre mille detenuti a Sollicciano, un carcere costruito per 460 persone, dei quali la maggioranza è composta da tossicodipendenti ed immigrati. In Italia i prigionieri sono circa 60.000 dei quali la metà in attesa di giudizio con condizioni igienico-sanitarie inesistenti, con una spesa per il vitto di 1 euro e 58 centesimi al giorno (per colazione, pranzo e cena).
L'accesso alle misure alternative resta sempre più spesso una mera illusione anche per la mancanza di politiche sociali adeguate. Allo stesso tempo si osteggiano tutte quelle azioni politiche che potrebbero avere un reale effetto decongestionante al problema (depenalizzazione dei reati minori, indulto generalizzato, accesso automatico alle misure alternative al carcere ...) puntando invece sulla costruzione di nuove carceri, anche speciali come quello di Castelfranco Emilia.
Alle legittime rivendicazioni dei detenuti per queste condizioni al limite della tortura, si è risposto con pestaggi, violenze, minacce e un clima generale di intimidazione costante che dura tuttora: questo è il carcere civile e democratico di Firenze! E' il momento di interrogarsi seriamente sulla funzione e l'utilità dell'istituzione carceraria oggi!
27 dicembre 2005 dalle ore 17.30
presso la Casa del Popolo ‘XXV Aprile’
via Bronzino 117 – Firenze
Proiezione di un video autoprodotto
Presentazione della Scarceranda 2006
Interventi e testimonianze
La denuncia delle condizioni di non-vita in carcere è secondo noi contestuale alla analisi del ‘chi va in carcere’. La ‘questione carceraria’ è prima di tutto una ‘questione politica’ che si traduce in 'questione sociale'. L’analisi sociale attuale del carcere induce a ritenere che l’assetto politico ed economico – non solo nazionale – in questa fase storica favorisce la risposta sempre più repressiva ai bisogni anche primari dei soggetti più deboli ed emarginati. Occorre quindi pensare ad una società altra e possibile, senza più reati, senza più galere, in grado di eliminare le disparità sociali ed economiche e tutte le disuguaglianze in tema di diritti civili.
Tutti quanti sappiamo quali sono le categorie di persone che finiscono in carcere, le cause delle ricadute e quelle del sovraffollamento.
Sappiamo che le prigioni vengono riempite di persone con problemi di tossicodipendenza, persone senza permesso di soggiorno, persone senza lavoro, persone senza casa e senza fissa dimora, persone con disagio psichico che non trovano alcun sostegno sociale: è il deficit di cittadinanza contrabbandandato come politica della sicurezza che genera l'esclusione sociale e il traboccamento delle patrie galere.
Dentro e Fuori le Mura, Redazione Fuori Binario, Associazione Pantagruel, Movimento di Lotta per la Casa, Casa dei Diritti Sociali, Associazione Aurora, Comunità dell’Isolotto, Associazione Periferie al Centro, Don Alessandro Santoro, Comunità di base delle Piagge, Associazione per l'Altro, L'Altracittà, Associazione Il Muretto
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