17/12/2005: UN ALTRO TAV NON E' POSSIBILE


LA NOSTRA LOTTA A TORINO IL 17, A RAVENNA CONTRO LA CMC IL 18 DICEMBRE 2005: CON LA VALSUSA CONTRO IL TAV, CONTRO I GRUPPI DI AFFARISTI CHE ROVINANO L'ITALIA E IL MONDO CON IL LORO MODO DI PRODUZIONE FORSENNATO

Con coraggio e determinazione la gente della Valsusa e tanti amici di tanti territori d'Italia stanno resistendo in Valsusa contro la megagalleria del TAV, contro la devastazione del territorio attuata dai grandi gruppi affaristici riuniti, assetati solo di profitto.
Uno di questi gruppi č la cooperativa d'affari CMC la quale, in contraddizione netta con le origini e le motivazioni del movimento cooperativo, sta attivamente partecipando al sacco d'Italia concordato congiuntamente dai gruppi affaristici, da quella specie di Compagnia delle Opere che spesso in Romagna celebra in questi anni i suoi meetings liberisti e comunitaristi. Per dopo aver partecipato a Torino 17d ci rechiamo alla
manifestazione di Ravenna il 18 dicembre per partecipare alla critica pubblica, alla denuncia politica della CMC, per partecipare alla lotta informativa contro questa degenerazione, come abbiamo fatto al tempo delle iniziative contro la Monsanto che doveva costruire a Ravenna una sua stazione di posta, un nodo importante della sua rete di dominio e di avvelenamento imperialista.

Veniamo da una realtą, il Veneto, vicina e disastrata, basti ricordare i disastri del Vajont e del Petrolchimico di Venezia stragi causate dai gruppi finanziari veneti, nazionali e internazionali. Questo modo di produrre forsennato, il modo capitalistico di produzione, distrugge il nostro e il vostro territorio, distrugge la terra e le genti. Porta l'inquinamento, la distruzione dell'ambiente a livelli insostenibili. Le popolazioni
nostre stanno gią pagando danni altissimi. Migliaia e migliaia di morti, anni di vita perse per tutti, colpite tutte le fasce della popolazione. Al contrario che piegarsi, come ha fatto la CMC "riformista" alle esigenze degli affaristi e del profitto, bisogna cooperare davvero, resistere, come fa la gente della Valsusa. Per questo siamo al loro fianco e diciamo alla CMC di cambiare rotta!

I valsusini resistono: stanno, come al tempo dei catari, dei dolciniani, dei valdesi, degli arditi del popolo, dei partigiani, difendendo la loro terra. Un grande abbraccio, tutta la solidarietą di tantissimi di noi che si stanno finalmente determinando in questa scadenza generale che vedrą alla fine o noi o loro. Un'altra fase si apre. Le forze popolari e di classe dell'Italia che resiste contro la "Compagnia delle opere", il sodalizio degli affaristi riuniti a saccheggiare l'Italia, come evidenzia lo spiraglio
aperto dal giudice Forleo sulla banda di Fiorani e amici vari.

O il popolo, la gente, i lavoratori, i montanari, gli alpini, il proletariato e non solo, o la "compagnia delle opere" per citare Casini. Quel complesso affaristico-imperialista, quei faccendieri di nuovo tipo che spesso celebrano i loro meetings in quel di Romagna che devastano l'Italia e il mondo. La compagnia delle opere, il sodalizio di cui Berlusconi, Casini, Bersani sono perfetti e interessati rappresentanti politici rappresentano la degenerazione imperialista guerrafondaia del filone popolare e socialdemocratico.

La questione CMC pone in particolare il problema degli esiti della crisi della democrazia e del movimento operaio e comunista in Italia. Come in Russia e in Cina e altrove le strutture del movimento operaio, in particolare quelle economiche (fino al sindacato operaio, ma in particolare le cooperative, le assicurazioni etc) degenerano in gruppi affaristici i quali hanno preso il potere nei partiti. Questi gruppi di cui UNIPOL e
CMC sono esempi chiari spingono il movimento operaio alla catastrofe, stringono alleanze con la compagnia delle opere, con i gruppi finanziari e reazionari di massa vaticani, sostengono una linea di guerra imperialista, hanno sostenuto l'attacco e lo smembramento della Jugoslavia e adesso spingono verso il superamento completo della tradizione solidarista, cooperativa, socialista e comunista. Non a caso Bersani sostiene oggi che si deve andare subito al partito Democratico dei Rutelli, dei Veltroni di Comunione e Liberazione. Bersani ha fretta: sa infatti che comincia a montare anche in Emilia Romagna una forte opposizione a questa estrema degenerazione.

Questo aspetto non č affatto secondario nella battaglia del blocco popolare della Valsusa, dove sono all'opera i nuovi fascisti. Quelli che manganellano i montanari, gli operai, le donne e danno colpa agli operai stessi.
Come nel 1920-21 i nuovi agrari delle finanziarie, dei gruppi mafioso affaristici manganellano e addossano la colpa ai bastonati.
Ma la resistenza tenace e di massa in cui tutto un popolo č impegnato sta smascherando questa vigliaccata enorme. In secondo luogo, a differenza dal 1921, ora c'č l'esperienza storica (vincente) della resistenza del 1943-45.
Non a caso l'Anpi della Valsusa appoggia il blocco popolare.
E' in corso infatti una battaglia europea di enorme importanza politica per il valore che hanno le Alpi nell'immaginario e nella politica europea, per stabilire se nell'Europa contano solo i banchieri e niente le popolazioni, i cittadini.Per tutte queste ragioni le popolazioni della Valsusa quel blocco meraviglioso stanno facendo una battaglia generale, meritano il nostro sostegno, il nostro appoggio, la nostra partecipazione.

LA LOTTA DELLA VALSUSA E' LA NOSTRA LOTTA. VIVA IL BLOCCO POPOLARE DELLA VALSUSA. VIVA LE LOTTE DI RESISTENZA PER IMPEDIRE LA DISTRUZIONE DELL'AMBIENTE E DELLA SOCIETA' TUTTA DA PARTE DEI GRUPPI AFFARISTICI A CUI IMPORTA SOLO IL LORO PROFITTO GARANTITO DALLA REPRESSIONE E DALLA GUERRA
VIA LE TRUPPE DI OCCUPAZIONE DEI GRUPPI AFFARISTICI DALLA VALSUSA, DALL'IRAQ, DA TUTTO IL MONDO
CONTRO LA COMPAGNIA DELLE OPERE DI BERSANI, CASINI, BERLUSCONI UN'ALTRO MONDO E' POSSIBILE: SPAZZIAMOLI VIA!!!

Soccorsopopolare-Padova

TUTTI A RAVENNA CONTRO IL TAV, CONTRO LA CMC IL 18 DICEMBRE ORE 15,30 VIA TRIESTE 76 DAVANTI UFFICI CMC (NEI PRESSI STAZIONE IN DIREZIONE MARINA DI RAVENNA)

Per arrivare: dalla stazione di Ravenna all'uscita a sinistra, prima a destra (strada con passagio a livello) sempre dritto (dopo la grande rotonda inzia via Trieste); in auto Arrivare al pala De Andrč via Trieste č la strada che porta a Marina di Ravenna.La CMC č in direzione centro.

http://www.autprol.org/