19/09/2005: Presidio a Roma sotto l'ambasciata francese
Ieri 16 settembre, alle ore 17, si è svolto a Roma presso l´Ambasciata di Francia il programmato presidio di lotta e di solidarietà con i due membri del (nuovo) Partito comunista italiano Giuseppe Maj e Giuseppe Czeppel e con il giovane simpatizzante e collaboratore della delegazione del (n) Pci Angelo D´Arcangeli arrestati nei mesi scorsi in Francia.
Hanno partecipato alla mobilitazione oltre cento persone. A parte i CARC e l´ASP, erano presenti il Comitato di solidarietà per la liberazione di Angelo D´Arcangeli, l´Adeel (associazione francese per la difesa degli spazi di democrazia), il Sindacato dei Lavoratori in Lotta, i corsisti disoccupati SLL di Napoli, il Comitato di resistenza popolare di Roma, rappresentanti del PRC di Latina, Cassino, Priverno, un consigliere dei DS della provincia di Latina, singoli compagni anarchici, giovani, amici e parenti dei
prigionieri politici del (n)PCI.
Questa manifestazione è stata una tappa della mobilitazione di massa che ha come obiettivo la liberazione dei tre prigionieri del (n) Pci. Dagli arresti dei compagni Maj e Czeppel avvenuti in maggio è stata avviata una campagna di denuncia contro la persecuzione che la borghesia imperialista sta conducendo contro i comunisti con il precipuo scopo di impedire il consolidamento del (n)Pci che come si sa è stato fondato il
3 ottobre delle scorso anno. Ma questa battaglia ha avuto oggettivamente un salto quantitativo e qualitativo con l´incarcerazione lo scoro 19 luglio, da parte delle Autorità francesi, del giovane compagno Angelo che viveva a S. Denis.
In questi mesi la mobilitazione di solidarietà per la scarcerazione dei tre compagni è stata ampia e articolata. E´ stata avviata una raccolta di firme (circa 5000 firme fino ad ora) per una petizione popolare contro la messa fuori legge del comunismo e per la liberazione dei tre compagni. E´ stato costituito a Priverno (Lt), il Comitato di solidarietà per Angelo, sono stati coinvolti consiglieri comunali, provinciali e parlamentari che si sono impegnati a presentare mozioni di solidarietà e interrogazioni parlamentari. Inoltre sono state fatte varie iniziative di denuncia partecipando a manifestazioni pubbliche, feste di Liberazione, banchetti e presidi di lotta presso i consolati francesi a Torino, Minano e Napoli.
La manifestazione sotto l´ambasciata francese, circondata e presidiata da alcune centinai di carabinieri e poliziotti ben armati, si è svolta alla presenza di numerosi passanti romani e turisti. I partecipanti hanno esposto striscioni, gridato con forza slogan, fatto dei discorsi ben amplificati da altoparlanti.
Inoltre sono stati diffusi un migliaio di volantini, esposto cartelli con scritte, oltre che in italiano, anche in francese ed inglese, mentre durante le due ore di sosta in piazza, sono stati accesi diversi fumogeni rossi.
I contenuti degli interventi parlati e scritti dei manifestanti, vertevano sulla falsa democrazia della Francia, sulla combuta tra governo italiano e governo francese che stanno portando avanti un piano comune di controrivoluzione preventiva contro i comunisti e i rivoluzionari. Infatti con la scusa della "guerra al terrorismo", questi due Stati stanno perseguitando e arrestando centinaia di oppositori: le carceri francesi purtroppo non "ospitano" solo i tre comunisti italiani, ma ben oltre 200 prigionieri politici di diversa provenienza (indipendentisti corsi, baschi, bretoni, antimperialisti arabi e
islamici, comunisti e anarchici non solo di nazionalità francese).
Un´ampia delegazione dei manifestanti ha chiesto di essere ricevuta dall´Ambasciatore di Francia, che come sapevamo probabile non si è fatto trovare.
La delegazione è stata ricevuta al portone di palazzo Farnese dalla vice addetto alla sicurezza dell´Ambasciata, alla quale è stato consegnato un pacco di documenti (la petizione popolare con oltre 2000 firme raccolte, l´appello dell´avvocato Pelazza difensore di G. Maj contro la messa fuorilegge del comunismo, le mozioni dei consiglieri comunali del Prc e una delibera del consiglio provinciale di Latina proposta da DS e Prc, volantini delle organizzazioni presenti).
La manifestazione si è conclusa con l´impegno da parte di tutti i partecipanti di andare avanti nella battaglia fino alla liberazione di Angelo D´Arcangeli e dei due dirigenti del (n) PCI. Inoltre questa lotta ha portato alla consapevolezza dell´obbiettivo di lungo periodo di contrastare il tentativo da parte della borghesia di mettere fuori legge il
comunismo e i loro rappresentati. E´ in generale questa, una lotta che coinvolge più ampi settori sociali, culturali e politici per la difesa dei diritti democratici come la libertà di parola, di pensiero e di associazione, che la borghesia viola ogni giorno con il progredire della crisi dei suo decrepito sistema e producendo sempre più prigionieri politici.
La manifestazione che si è svolta ieri a piazza Farnese, è senz´altro un passo avanti per affermare che la solidarietà è davvero un´arma più che mai potente, che rafforza la resistenza dei prigionieri politici sottoposti a vari generi di angherie (isolamento, tortura fisica e psicologica, censura, ecc.) da parte della borghesia e dei suoi apparati violenti e repressivi.
Dall´altro lato la resistenza dei prigionieri politici rafforza la classe operaia e le classi delle masse popolari oppresse, che stanno lottando nelle molteplici forme possibili per resistere alla guerra di sterminio dichiarata e non della borghesia imperialista (disoccupazione, miseria, fame, sete, malattie curabili, inquinamento ambientale, emigrazioni, guerre, ecc.).
L´ASP continuerà ad insistere sull´importanza di incrementare la solidarietà delle masse popolari verso i prigionieri politici, continuando a lanciare l´appello a tutte le forze politiche e sociali, per la costituzione sempre più ampia di un fronte comune di lotta contro la repressione borghese.
Associazione Solidarietà Proletaria (ASP)
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