01/07/2005: Aggiornamenti da Bologna su immigrati e Cpt


Lunedì 27 giugno, alle sei di sera, alcuni reclusi del Cpt di via Mattei a Bologna hanno tentato di sfondare un cancello utilizzando una panchina di cemento. Non riuscendovi si sono dati alla fuga scavalcando il muro di cinta. Sei di loro sono stati ripresi dalle guardie altri sei invece sono riusciti ad andarsene seminando gli inseguitori.

Questa ventata di aria buona arriva dopo che anche a Bologna, come in altre parti d'Italia, si era scatenata la campagna contro l'immigrato facendo squallidamente leva sullo stupro di una giovanissima ragazza avvenuto a Villa Spada sabato 18 giugno.
Il giorno seguente erano state fatte retate violente nello stile che i cani da guardia di questa società sfruttatrice e razzista utilizza quando hanno a che fare con individui senza protezioni.

Dalle baracche su lungo Reno, che avevano resistito allo spietato sgombero ordinato dallo sceriffo di Bologna Cofferati, e da Villa Salus, dove erano stati mandati i rumeni (si badi bene, solo quelli regolari) cacciati dall'edificio occupato di Via Casarini dallo stesso eroico personaggio, erano stati brutalmente prelevati tutti i giovani di genere maschile.
Durante la violenta intrusione un ragazzino di tredici anni era stato sbattuto, mentre ancora dormiva, contro il muro e una donna con la gamba ingessata era stata buttata a terra. Questi sono alcuni degli episodi raccontati. I ragazzi minorenni sono rientrati a "casa" dopo aver ricevuto la loro dose di manganellate e i maggiorenni condotti al Cpt. Dalle notizie avute alcuni sono stati immediatamente deportati e altri rilasciati.
Mentre le comunità di immigrati ricevevano questi trattamenti quei subumani della Lega e di Alternativa Sociale si alternavano nel portare i loro meschini contenuti razzisti in presidi organizzati, sotto la tutela delle truppe sbirresche, a Villa Spada, infierendo così ancora una volta sul corpo di quelle donne, di tutte le donne per i loro sporchi interessi di bandiera.
Per giovedì 30 giugno i leghisti hanno addirittura organizzato un presidio davanti a Villa Salus.

È di oggi, 28 giugno, la notizia che anche una palazzina di Sassuolo (Mo) dove vivevano immigrati è stata sgomberata. Facciamo notare che alcuni degli abitanti avevano sborsato 45.ooo euro per l'acquisto di un appartamento dichiarato solo successivamente inagibile. Per andarsene hanno loro offerto 10.ooo euro!! Ovviamente hanno rifiutato e hanno deciso di resistere insieme agli altri. Sabato mattina, durante un presidio a Bologna davanti alla Prefettura, avevano chiesto aiuto a tutti i presenti e convocato una manifestazione per Sabato 2 luglio. I feroci paladini dell'ordine e della disumanità li hanno anticipati e colpiti.

Non dobbiamo demordere dalle nostre lotte contro questi trucidi sopraffattori, non possono continuare a scavare baratri in cui gettare tutti gli individui che non servono al capitale o che si oppongono alle sue leggi. L'accanimento repressivo dell'ultimo mese parla chiaramente della paura che fanno queste lotte quando vedono gli immigrati scendere nelle piazze insieme agli altri oppressi, quando le ribellioni dentro i lager di stato hanno il sostegno di chi da sempre si batte per la loro chiusura. Quando le lotte "corrono il rischio" di diventare efficaci allora la repressione si fa più
spietata: arresta, perseguita, inquisisce e strumentalizza biecamente quel dolore atroce che provoca la violenza sessuale sulle donne.

Acrati Bologna

http://www.autprol.org/