06/06/2005: Aria di Gestapo
L'ondata massiccia di perquisizioni e arresti contro gli anarchici sembra non avere fine: Lecce, Cagliari, Pescara, Roma, Viterbo, Bologna. Lo strumento legislativo è il famigerato articolo 270 bis: associazione sovversiva con finalità di terrorismo, con cui si può arrestare chiunque senza necessariamente attribuirgli un reato specifico. In queste campagne inquisitorie infatti le "prove del crimine" sono sempre contatti, amicizie, relazioni, telefonate, solidarietà espressa. I giornali di lotta diventano "bollettini interni da cui si veicolano ordini e si pianificano attentati"; le casse di solidarietà a detenuti e sfruttati si trasformano in "casse che finanziano l'organizzazione".
Da decenni i magistrati Vigna, Marini e Ionta, solo per citare i più assatanati, tentano goffamente di confezionare teoremi giudiziari con cui seppellire in carcere gli anarchici. Da sempre ROS e DIGOS manovrano nello sporco per liquidare ogni dissenso e per imporre quel clima di terrore sociale necessario ai loro padroni per proseguire indisturbati in crimini di tutt'altra portata. La polizia politica fin dal ventennio sa fare il suo mestiere: pressioni, ricatti, intercettazioni manipolate, falsi testimoni...
Ora evidentemente ha mano libera, ed è una mano piuttosto pesante. Pisanu sollecita i giudici, scoraggiandoli dal liberare gli inquisiti dopo tanto duro lavoro degli inquisitori. Ancor più chiaro parla il suo scagnozzo, il sottosegretario Mantovano: «In Italia gli anarchici sono almeno duecento e la determinata azione delle forze dell'ordine alla fine avrà la meglio!».
Più chiaro di così! Non occorre nemmeno specificare il perché, basta dire che ci sono ancora degli anarchici in giro. D'altronde è la storia a darci questo insegnamento: se si è riusciti a demonizzare un'intera categoria, basterà semplicemente evocarne il nome per diffondere paura e giustificare provvedimenti.
La stampa come al solito fa il resto: alla confusione grottesca delle accuse, sostituisce le certezze roboanti dei suoi titoli. In un intricato groviglio di falsità sancisce subito le sue condanne, condanne senza appello.
Ma la grande retata è solo all'inizio, ci avvertono, o meglio la retata per noi non finisce mai. D'altro canto chiunque non abbia le palpebre incollate alle guance può accorgersi di quel che gli sta intorno: massacri di massa per garantirsi il controllo sul petrolio, istigazione continua all'odio etnico e alla guerra di religione, assoggettazione totale della vita alla merce e al profitto, liquidazione dei diritti, precarizzazione e nuove schiavitù del lavoro, concentrazione e deportazione degli immigrati, torture e pestaggi quotidiani e democratici, eliminazione fisica nel corso di
"normali controlli".
Tutto questo mentre la tecnologia ci promette un futuro geneticamente manipolato e la chimica un pianeta sempre più impestato di veleni.
Cittadini, la sicurezza che vi promettono non è altro che la difesa militare della catastrofe che hanno fabbricato. A voi decidere se continuare a respirare quest'aria bruna, o scegliere l'ossigeno della dignità e della rivolta.
BASTA MONTATURE POLIZIESCHE!
SOLIDARIETÀ AGLI ARRESTATI!
LIBERI TUTTI SUBITO!
BASTA ESPULSIONI!
BASTA SFRUTTAMENTO!
CON TUTTI GLI IMMIGRATI, PER UN MONDO SENZA GALERE E SENZA FRONTIERE!
anarchici roveretani
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