15/05/2005: News da corelli e dintorni


Ecco una breve sintesi degli ultimi avvenimenti ricordando gli appuntamenti più imminenti

Venerdì 13 maggio

In mattinata, mentre una parte di noi era impegnata a rintuzzare la vandea fascista dei carabinieri di Cernusco che davano sfoggio delle loro migliori qualità, rastrellando i maschi occupanti la cascina Bareggiate e devastando locali e infrastrutture (vedi mail di venerdì), si è svolta l'udienza definitiva contro Mohammed, colui che con la sua protesta contro i mancati soccorsi a Salam (deportato nei giorni successivi, forse perchè testimone scomodo), ha dato inizio alla rivolta di Corelli, che, dopo quasi un mese e mezzo, è ancora in corso. I test dell'accusa, come nel caso di Gisella, si sono contraddetti più volte, anche perchè era abbastanza difficile per loro dichiarare apertamente che, di fronte a Salam sanguinante, la polizia in tenuta anti-sommosa ha sostituito la croce rossa nell'intervento all'interno della camerata. alla fine il guidice ha prosciolto Mohammed dall'accusa di resistenza e ne ha ordinato la scarcerazione. Ma Mohammed non ha conosciuto la libertà conquistata in Tribunale, ed è stato riportato all'interno del CPT, in attesa di espulsione
In serata intanto scoppiano nuove proteste. Di fronte agli immigrati che salgono sul tetto la polizia, contro lo stesso regolamento interno (che nessuno di noi ha mai avuto il dispiacere di leggere), chiude le camerate alle 9,30. Due detenuti denunciano di essere stati picchiati

Sabato 14 maggio

Contiunuano i disordini in Corelli. Questa volta è un detenuto tunisino, in attesa di rimpatrio imminente, a cadere tra le grinfie degli aguzzini. Dopo avere scambiato alcune frasi in arabo con una delle persone picchiate il giorno precedente che gli indicava il reponsabile del pestaggio (probabilmente un graduato della polizia, viene a sua volta prelevato, condotto in una stanza e pestato). Una persona che era entrata in visita ad una altro dei detenuti, riferisce di aver udito delle urla strazianti. Confrorntando le due versioni...gli orari dei racconti coincidono. Il tunisino presenta lividi sul corpo, chiede l'intervento di medici di fiducia che, ovviamente, gli vengono negati.
In serata il comitato di sostengo si attiva con un banchetto di propaganda e di autofinanziamento al tradizionale appuntamento dell'extra-festa, organizzato da Radio popolare. Vengono raccolti circa 500€.

Prossimi appuntamenti

Lunedì 16 maggio:
Stato di all'erta per il rischio concreto di due deportazioni (Tunisia e Brasile). In particolare è importante la reperibilità immediata di parlamentari o consiglieri regionali, congiuntamente alle squadre ormai collaudata di MIlano e Varese. Fasce orarie maggiormente a rischio: 7-9 di mattina; 17-19,30 in serata.
Sarebbe in ogni caso importante una visita nel CPT per raccogliere testimonianze dirette in particolare di quanto accaduto sabato

Martedì 17 maggio
Riunione del Comitato cittadino, alle ore 21, in via Confalonieri 12.
All'ordine del giorno
1) Discussione sul "manifesto" per lanciare una Campagna permanente contro i CPT e sul progetto di lavoro concreto dei comitati di Milano-Varese
2) Pianificazione iniziative della settimana

http://www.autprol.org/