10/03/2005: FARC-EP, COMUNICATO PUBBLICO, 25 febbraio 2005


1. Crescono la zizzania ed il ragionevole malcontento dei familiari dei prigionieri di guerra nei confronti del Governo Uribe, per il congelamento da parte di questo delle possibilità di lavorare all'Interscambio Umanitario attraverso le personalità, la Chiesa Cattolica e la comunità internazionale successivamente al preteso ricatto alle FARC con l'ingiusta estradizione negli Stati Uniti di Simón Trinidad. I familiari sanno che, senza il ritorno di Simón in Colombia, le possibilità di un accordo di scambio sono lungi dal concretizzarsi per colpa di Alvaro Uribe e della sua squadra di governo.

2. La nostra proposta di scambio di prigionieri, ampiamente conosciuta in Colombia ed all'estero, resta immodificabile. Siamo disposti a recarci con i nostri portavoce nei municipi di Pradera e Florida, nel dipartimento del Valle del Cauca, una volta essi vengano smilitarizzati, col proposito di costruire, firmare e porre in essere l'accordo; precisiamo che consegneremo il gruppo di persone scambiabili se riceveremo dal Governo la totalità dei guerriglieri e delle guerrigliere in suo potere, Simón Trinidad, Ricardo Gonzáles e Sonia compresi.

3. Con la grottesca legge di "Verità, Giustizia e Risarcimento" o legge di "Giustizia e Pace", il Governo si propone di soddisfare le esigenze delle bande narco-paramilitari con le loro enormi fortune, accumulate a sangue e fuoco, mentre copre d'impunità i loro crimini di lesa umanità e le relative responsabilità dello Stato, com'è stato fedelmente dimostrato nel caso di Mapiripan.
La cinica proposta di legge, presentata dal Governo nell'ambito della sua Sicurezza Democratica, beneficia esclusivamente i criminali e lo Stato terrorista, principale istigatore dei massacri, omicidi, sparizioni e sfollamenti forzati subiti quotidianamente da centinaia di umili abitanti delle campagne e delle città della nostra Patria.
Qualunque sia la manovra dell'attuale governo paramilitare, lo Stato e la casta governante pagheranno per il genocidio politico ai danni di oltre 5000 membri dell'Unión Patriotica, del Partito Comunista e di altre organizzazioni sociali e popolari.

4. La guerriglia rivoluzionaria delle FARC-EP ha origine, sviluppo ed attualità nelle legittime lotte del popolo per l'uguaglianza sociale, politica, economica e culturale, negata negli ultimi 40 anni dallo Stato e dai suoi governi. Il tentativo di equiparare la ragion d'essere dell'insorgenza, costituitasi in opposizione politica armata contro lo Stato, e le bande paramilitari di mercenari al servizio degli interessi dell'oligarchia e del suo regime governante, è un'ulteriore stoltezza di chi governa, impegnato ad allontanare gli aneliti di una pace con giustizia sociale, sovranità ed indipendenza dalle maggioranze nazionali.

5. I futuri dialoghi del nuovo Governo con le FARC-EP, indirizzati alla ricerca della pace duratura e definitiva, saranno preceduti dal riconoscimento della nostra condizione di organizzazione politica rivoluzionaria armata del popolo, al di fuori delle leggi del regime governante, e gli accordi dovranno essere ratificati attraverso un'Assemblea Nazionale Costituente.

SEGRETARIATO dello STATO MAGGIORE CENTRALE delle FARC-EP
Montagne della Colombia, 25 febbraio del 2005





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