05/03/2005: SABATO 19 MARZO MANIFESTAZIONE ED ASSEMBLEA A CAGLIARI: assemblea sarda contro le basi militari


SABATO 19 MARZO
da ogni paese e da ogni città della Sardegna
MANIFESTAZIONE A CAGLIARI
-PER IL RITIRO IMMEDIATO DELLE TRUPPE ITALIANE E LA FINE DELL'OCCUPAZIONE IN IRAQ
-PER LO SMANTELLAMENTO DELLE BASI MILITARI IN SARDEGNA
-PER LA BONIFICA DEI TERRITORI DEVASTATI E IL RISARCIMENTO ALLE COMUNITÀ INTERESSATE

h10 CONCENTRAMENTO in via Roma di fronte al porto nucleare
h11 CORTEO per le vie Sonnino, Bacaredda, Liguria.
h15 ASSEMBLEA SARDA nella sala Nanni Loy dell' Ersu, via Trentino* dei comitati locali, delle assemblee contro le basi, di tutti gli interessati

CONTRO LE RADICI DELLA GUERRA
VIA LE BASI DALLA NOSTRA TERRA!

A FORA ! A FORA !
- assemblea sarda contro le basi militari -

* per chi viene da fuori: sarà offerto un pasto dall'assemblea locale, contattare anticipatamente; per il rientro a fine assemblea in via roma linea CTM 5/12 in p.zza d'armi

LE PRINCIPALI BASI MILITARI IN SARDEGNA:

Capo Teulada è un Poligono Permanente per esercitazioni terra-aria-mare a disposizione della Nato, il 2° d'Italia: 72 kmq a terra + 750 kmq di cielo e di mare per esercitazioni di tiro mare-costa e terra-mare. Parte del poligono è interdetta agli stessi militari per motivi di sicurezza: troppi ordigni inesplosi. Si esercitano Aeronautica, Marina, reparti Nato: simulano interventi operativi e sperimentano nuovi armamenti.
RICADUTE SUL TERRITORIO: INQUINAMENTO DELLA ZONA, CADUTA ORDIGNI IN AREE CIVILI, DIVIETO DI ESERCITARE LA PESCA, SPOPOLAMENTO PER EMIGRAZIONE.

La Maddalena-S.Stefano: base sia NATO (mega-depositi sotterranei per carburanti, armi e munizioni navali) che USA (Base U.S. Navy d'appoggio dei sottomarini a propulsione nucleare dotati di testate atomiche). La base è stata concessa con accordi segreti del 1972, mai ratificati dal Parlamento, fuori dalla Costituzione. Il molo d'attracco della nave che ospita testate nucleari si trova nella stessa area del deposito di armi e munizioni e a ridosso dei serbatoi di combustibili Nato: violazione delle norme internazionali di sicurezza sottoscritte dagli stessi Italia e dagli USA!
RICADUTE SUL TERRITORIO: INQUINAMENTO RADIOATTIVO, LEUCEMIE, PATOLOGIE E MORTI SOSPETTE IN COSTANTE AUMENTO, RISCHI DI INCIDENTI NUCLEARI/CATASTROFI PER L'INTERO MEDITERRANEO.

Quirra/Perdasdefogu: Poligono interforze di Salto di Quirra (aeronautica militare), ricade nei territori di Villaputzu (base missilistica San Lorenzo), Villagrande, Ulassai, Tertenia, Arzana, Jerzu, per 150 kmq; viene affittato a 50.000 euro all’ora, da eserciti di tutto il mondo, per sperimentare armi e munizioni.
RICADUTE SUL TERRITORIO: INQUINAMENTO DEL TERRITORIO, LEUCEMIE, PATOLOGIE E MORTI SOSPETTE IN COSTANTE AUMENTO, CADUTA MISSILI NELLE ZONE CIVILI.

Decimomannu: aeroporto della Nato per l'addestramento al volo ed esercitazioni negli altri poligoni sardi.
RICADUTE SUL TERRITORIO: CADUTA LIBERA AEREI (TALVOLTA), INQUINAMENTO ACUSTICO.

Capo Frasca è un poligono utilizzato dalle aeronautiche e dalle marine italiane, tedesche e Nato per esercitazioni di tiro a fuoco aria-terra e mare-terra. Occupa una superficie a terra di 14 Kmq e impegna un' "area di sicurezza a mare" interdetta alla navigazione.
RICADUTE SUL TERRITORIO: DIVIETO DI ESERCITARE LA PESCA, ORDIGNI INESPLOSI IN MARE E TERRA.

CA-Sella del Diavolo-S.Elia: giga-serbatoi sotterranei di carburanti navali Nato gestiti dalla Marina
RICADUTE SUL TERRITORIO: RISCHI DI ESPLOSIONI/CATASTROFI

CA-Porto (nucleare) di via Roma adibito a ormeggio/sosta di natanti a propulsione nucleare e armamento atomico; in progetto la costruzione di un nuovo molo Nato e di un centro servizi per la Nato.
RICADUTE SUL TERRITORIO: RISCHIO DI INQUINAMENTO E DI INCIDENTI NUCLEARI

CA-Monte Urpinu: vasto deposito sotterraneo di combustibili-avio A.M.I.-Nato. E' collegato da una rete di oleodotti al molo e agli aeroporti militari di Elmas e Decimo, in violazione dei parametri di sicurezza.
RICADUTE SUL TERRITORIO: RISCHI DI ESPLOSIONI/CATASTROFI.

D.33 (D = Danger). E' uno spazio aereo militarizzato di circa 6000 kmq che grava sul centro Sardegna, sopra il Gennargentu. Vi si svolge un'intensa attività elicotteristica "pericolosa per il volo degli aeromobili".

LE LOTTE DI IERI E DI OGGI : ORGOSOLO e TEULADA

L'occupazione militare è in continua espansione. Il suo unico limite è la resistenza delle popolazioni. Ci sono stati clamorosi episodi, nella storia recente, in cui si è ottenuta, non solo la limitazione, ma addirittura l'annullamento dei progetti di occupazione e uso militare del territorio.

Nel giugno del 1969 il ministro della difesa decide di espropriare i pascoli di Pratobello nel Comune di Orgosolo, per insediarvi un poligono di tiro permanente per artiglieria e una base di acquartieramento di contingenti dell'esercito. A Pratobello sono situati i migliori pascoli, in buona parte comunali. Gli orgosolesi insorgono in massa. L'intera popolazione abbandona il paese e occupa il territorio, invaso dai militari. I 4 mila abitanti fronteggiano i contingenti dell'esercito, le centinaia di carabinieri, poliziotti e baschi blu, inviati per reprimere l'iniziativa popolare. Con la loro presenza fisica gli orgolesi hanno nei fatti impedito l'insediamento di un poligono permanente.

I pescatori di Teulada sono usciti per 10 lunghi mesi a partire da novembre 2003 con le loro barche nelle zone interdette impedendo le esercitazioni delle forze armate di 12 paesi sul loro mare. Alla fine della loro solitaria lotta il sottosegretario Cicu è dovuto scendere a patti concedendo gli indennizzi; ma i pescatori chiedono la bonifica dell'area, vogliono pescare. I pescatori si sono messi coraggiosamente tra chi sparava e i bersagli e a volte hanno rischiato la vita, essendo stati oggetto di 11 cannonate dai militari. Hanno ricevuto multe e promesse, ma la loro lotta che tocca interessi economici enormi (ogni giornata di esercitazione sospesa significa danni per milioni per l'esercito) è l'unico strumento efficace a loro disposizione. La loro lotta continuerà “fino a quando non riavranno il mare dei loro padri”.
LA LOTTA DI UN PAESE È LA LOTTA DI TUTTI NOI SARDI, SOLO UNITI POSSIAMO VINCERE!


http://www.autprol.org/