28/02/2005: Comunicato congiunto della resistenza palestinese
Il nemico sionista continua i suoi crimini. e noi non resteremo con le
braccia conserte.
Alle masse del nostro popolo palestinese combattente
Ai figli della nostra comunità arabo-islamica:
Il nemico sionista continua la serie delle sue aggressioni e dei suoi
crimini contro il nostro popolo in Cisgiordania e nella striscia di Gaza,
alla luce del sole.
Dopo undici giorni di tregua praticata dalle organizzazioni della
resistenza, il nemico continua la sua aggressione ed i suoi orribili
crimini. Il numero di cittadini caduti in martirio è cresciuto, in questi
ultimi giorni, a 22 persone, di cui la metà bambini. Altri 47 cittadini sono
stati feriti e 196 arrestati.
Il nemico continua anche le sue invasioni nei nostri villaggi, città e
campi. Sono state effettuate più di 33 incursioni. Sono stati confiscati
migliaia di ettari di terreno a beneficio del Muro dell'Apartheid e di
alcune colonie in Cisgiordania.
Il nemico non ha fermato la chiusura delle strade, le violenze contro i
prigionieri, l'installazione di decine di check point, l'ordine a decine di
cittadini di abbandonare le loro case e le loro fattorie...
I carri armati e le mitragliatrici pesanti del nemico sionista hanno
continuato a bombardare decine di case nella striscia di Gaza ed in
Cisgiordania.
Il nemico non ha smesso nemmeno di impedire i movimenti dei cittadini, di
provocarli ai posti di blocco, di imporre il coprifuoco a proprio
piacimento. Continuano le dichiarazioni e le minacce sioniste di effettuare
assassini e di proseguire nelle aggressioni.
Noi, organizzazioni della resistenza palestinese, dichiariamo con forza che
la nostra pazienza ha un limite. Che la tregua da noi rispettata non ha
avuto risposta da parte del nemico che continua l'aggressione. Questo non
lascia spazio all'ottimismo. Il nemico non accetterà apparentemente mai le
condizioni che avevamo espresso con molta chiarezza.
Visti i fatti, confermiamo i seguenti punti:
Primo: non permetteremo più al nemicosionista di continuare la sua
aggressione e le sue violazioni quotidiane senza una risposta ancora più
forte.
Secondo: nessuna tregua avrà successo se il nemico non dichiarerà
chiaramente la sua accettazione di tutte le nostre condizioni fra cui
l'arresto totale di ogni sorta di aggressione e la liberazione di tutti i
prigionieri.
Terzo: confermiamo la nostra vigilanza contro il nemico. Sorvegliamo
strettamente i suoi movimenti e le sue aggressioni, pronti ad effettuare le
nostre risposte.
Allah è grande e noi Lo ringraziamo
Brigate dei martiri Ezziddine Al-Qassam
Brigate Alwiat Al-Nasser Salah Al-Dine
Brigate del martire Ahmed Abou Al-Riche
Brigate di Soqour (falchi) di Fatah
Fronte Popolare
Brigate dei martiri di Al-Aqsâ
Brigate della Resistenza Nazionale
http://www.autprol.org/