16/02/2005: IN MERITO AL REFERENDUM SUL CONTRATTO NAZONALE DEI METALMECCANICI
CGIL, CISLe UIL hanno proposto nella piattaforma per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici per il biennio salariale un aumento di circa 100 euro lordi in due anni (diversificati a seconda del livello di inquadramento degli operai) e di 25 euro lordi uguali per tutti che però verranno scalati dagli aumenti ottenuti da un eventuale contrattazione aziendale.
I metalmeccanici dovranno esprimersi su questa proposta attraverso un referendum solo consultivo organizzato per il 15, 16 e 17 febbraio.
Questa proposta è in realtà frutto di una mediazione al ribasso nata all'interno di questi stessi sindacati. Ricordiamo che CGIL aveva inizialmente proposto 150 euro (ben 150 lordi!- sic!) ma data la contrarietà di CISL e UIL ha "suo malgrado" mediato accettando di fatto il ricatto che le segreterie di questi sindacati hanno posto in nome della ritrovata "unità".
Come se non bastasse questa misera proposta, gli stessi sindacati confederali hanno ottenuto anche la risposta ufficiale dal presidente di Federmeccanica (Roberto Biglieri) il quale ha giudicato “la proposta inaccettabile perché quasi il doppio del recupero programmato dell'inflazione”.
Teniamo conto che dei 100 euro (lordi) proposti dai confederali ne otterremmo mediamente 50 al netto.
Lo SLAI Cobas della Penta Service ritiene che questa proposta non sia minimamente adeguata al reale aumento dei prezzi dei beni di consumo, al reale incremento del costo della vita per i lavoratori e rispetto a quanto servirebbe alle famiglie del nostro paese per vivere dignitosamente.
La linea concertativa che le segreterie di tali sindacati confederali si ostinano a portare avanti ha prodotto lo smantellamento di decenni di conquiste sindacali e sociali ed ha condotto ad una crescente precarietà lavorativa e miseria per i lavoratori e delle famiglie proletarie.
Questa proposta al ribasso avrà inoltre un effetto paralizzante sulla contrattazione aziendale per i prossimi quattro anni e manterrà differenziazioni fra i livelli salariali degli operai. Ci pagano in lire ma spendiamo in euro!
Lo SLAI Cobas della Penta Service ritiene altresì negativa la costruzione di un referendum solo consultivo su una proposta che le segreterie di tali sindacati hanno già sottoposto a Federmeccanica.
Ricordiamo che il sindacato è lo strumento dei lavoratori e i funzionari sindacali sono pagati per fare gli interessi degli operai. Sono i lavoratori che devono decidere in tutto e per tutto!
Basta con salari da miseria: aumenti salariali che permettano ai lavoratori e alle loro famiglie di vivere dignitosamente!
Sì all’unità sindacale, ma solo se rafforza gli interessi e la lotta degli operai per il contratto,
non se diventa il pretesto per appiattirsi sulle posizioni più concilianti e accordi al ribasso!
Contro la logica della concertazione: nessun accordo al ribasso con i padroni di Federmeccanica!
Per una reale democrazia sindacale: costruiamo un vero referendum in cui siano i lavoratori a decidere!
SLAI COBAS PENTA SERVICE
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