09/02/2005: NO ALLA CELEBRAZIONE FASCISTA DELLE FOIBE


Il 10 Febbraio, in base ad una recente legge del governo Berlusconi,è stato definito “giorno del ricordo dell’esodo degli italiani dell’Istria e della Dalmazia e delle Foibe”. Sono stati promotori di questa legge ministri e parlamentari notoriamente fascisti del governo Berlusconi (ricordiamo tra i tanti il ministro ex repubblichino Tremaglia e gli squadristi degli anni ‘70 Alemanno,Gasparri e Storace). Assistiamo, ormai da qualche anno, ad una vasta operazione propagandistica e di menzogne che parla delle foibe come una strage indiscriminata di civili italiani avvenuta nel ’45 nel territorio della Venezia Giulia ad opera dei comunisti jugoslavi. Al di là delle sudice menzogne di giornali e TV del regime berlusconiano, la cosidetta “strage” delle foibe altro non è stata che la giusta punizione di elementi che avevano, a vario modo, operato al servizio di SS e fascisti. I “martiri” delle foibe, che oggi il governo vuole farci onorare, erano per la quasi totalità collaborazionisti dei nazifascisti, macchiatisi dei peggiori crimini e atrocità durante la guerra e durante il ventennio, e per questo giustiziati da formazioni partigiane o dalle masse popolari stesse. La questione delle foibe e degli esuli istriani è stata da sempre utilizzata dai fascisti per creare odio e razzismo verso la popolazione slovena della zona di Trieste. Con il governo berlusconi si istituzionalizza la mitologia di una popolazione italiana cacciata dalla sua terra, quando in realtà, i territori dell’Istria e della Dalmazia, che con la Prima Guerra Mondiale l’Italia aveva occupato militarmente, non erano mai stati abitati da popolazioni italiane, se non in minima parte. Dagli anni ’20 il fascismo pianificò e scatenò una violenta campagna volta ad imporre forzatamente l’”italianità” alla popolazione jugoslava. Quando si parla degli esuli italiani dell’Istria e della Dalmazia (quanti nel ‘45 abbandonarono i territori tornati alla Jugoslavia) non si deve dimenticare che questi erano stati impiantati in quei territori artficialmente dal fascismo e spesso del regime erano stati collaboratori attivi. I fascsisti da sempre hanno cercato di identificare tutto il popolo italiano con le nefandezze da loro compiunte tentando di far passare la tesi dello scontro tra italiani e jugoslavi. In realtà nella Venezia Giulia vi è stata una resistenza forte e radicata in cui le formazioni partigiane (in maggioranza comuniste) jugoslave e italiane operavano congiuntamente contro i nazifascisti.

La celebrazione menzognera delle foibe cui stiamo assistendo si inquadra in una più ampia campagna anticomunista e di denigrazione della resistenza: mentre si parla del comunismo come fonte di tutti i mali si fanno disegni di legge volti a riabilitare i torturatori e stragisti repubblichini; mentre nei salotti televisivi Mussolini viene dipinto come un buon padre di famiglia, non si perde occasione di definire i partigiani come assassini. La borghesia attacca la resistenza per quello che essa è stato: il punto più alto raggiunto in italia dalla classe operaia, guidata dal partito comunista, nella sua lotta per il potere. La borghesia attacca la resistenza per quello che rappresenta oggi: è l’esempio di come la classe operaia, se guidata dal proprio partito comunista, sia in grado di dirigere tutte le masse popolari vittoriosamente nella lotta per una società migliore, anche nelle condizioni più dure possibili. Il capitalismo, attanagliato dalla sua crisi generale, ci sta portando inesorabilmente verso la miseria, la precarietà e la guerra e oppone la propaganda e la mobilitazione reazionaria alla resistenza della masse popolari ed alla rinascita del movimento comunista. La borghesia cerca di insinuare tra le masse popolari il fascismo per poter contrastare più efficacemente le lotte dei comunisti, dei lavoratori e delle masse popolari. Respingiamo con forza ogni tentativo di riabilitazione del fascismo e di denigrazione della resistenza. Onoriamo la memoria dei compagni caduti nella lotta partigiana raccogliendo e portando più in alto la bandiera rossa della lotta contro il fascismo e contro il capitalismo.



ORA E SEMPRE RESISTENZA !

VIA IL GOVERNO BERLUSCONI !

VIVA IL NUOVO PCI!



COMITATI DI APPOGGIO ALLA RESISTENZA PER IL COMUNISMO (CARC)
Comitato di Modena Via C.Morone, 13 - 41100 Modena

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