07/02/2005: Manifestazione contro la fiction di propagandanazifascista "Il cuore nel pozzo"
Un violentatore – naturalmente sloveno, anzi, “slavo” – che appena uscito di galera diventa comandante partigiano (alla testa di un gruppo di partigiani-violentatori naturalmente) e che per strappare alla madre il figlio nato dallo stupro per il quale è stato condannato uccide a destra e a manca. Dall’altra parte eroici preti e militari italiani (e nel maggio ’45 in Istria potevano essere solo fascisti della RSI) che si immolano per salvare il bambino dalla ferocia “slavo-comunista”. Sembra un film di propaganda nazista e/o fascista, con i “banditi” partigiani capaci delle peggiori nefandezze (tanto più poi se sono slavi, barbari e feroci per definizione). E invece è la trama de “Il cuore nel pozzo”, fiction RAI del 2005. La “fiction sulle foibe”, che tuttavia una istriana, Anna Maria Mori (Il Piccolo di Trieste, 1.2.2005), afferma non c’entrare per nulla con l’Istria e quanto li accaduto. Che il regista ha affermato di aver girato dopo essersi documentato per bene, ma la cui storia è completamente inventata e non corrisponde a nessun fatto reale. Un regista che oggi si ritrae, affermando che il suo non è un film sulle foibe, bensì un western (! – Il Venerdì di Repubblica, 28.1.2005), ma che poi afferma che le persone venivano arrestate e uccise da bande di partigiani solo perché italiane e allo scopo di rubare i loro beni, che afferma che all’arrivo dell’Esercito Popolare di Liberazione Jugoslavo nella Venezia Giulia si scatenò la caccia all’italiano (Il Venerdì di Repubblica, 28.1.2005). Una versione “storica” cara agli ambienti fascisti o di esso nostalgici, ma che p.es. non spiega come mai tra coloro che avrebbero partecipato alla presunta “caccia agli italiani” c’ erano anche parecchi italiani – ma che nellla fiction naturalmente non ci sono.
Di fatto si tratta semplicemente dell’ennesimo e più grave episodio di una lunga campagna di diffamazione della Resistenza e di istigazione all’odio nazionale contro sloveni e croati, risultato previsto ed inevitabile dell’istituzione della Giornata del ricordo dell’esodo e delle foibe. Che crea i presupposti per nuove avventure (naturalmente “di pace”) e di nuove infamie per il popolo italiano. Per non limitarci ad assistere passivamente mentre si pongono le basi per nuove vergogne per il popolo italiano e prendere attivamente posizione contro i tentativi di stravolgimento della realtà storica e di aizzamento degli odi nazionali la nostra associazione organizzazione oggi, 7.2.2005, alle ore 20:30, contemporaneamnete alla trasmissione della seconda puntata della fiction di fronte alla sede RAI di Trieste (in via F. Severo) una
MANIFESTAZIONE contro la provocazione rappresentata dalla trasmissione della fiction durante la quale proieteremo sulla facciata della sede RAI spezzoni del documentario della BBC “Fascist Legacy”, che documenta i crimini di guerra commessi da italiani e come i responsabili non furono mai perseguiti, ma anzi protetti. I diritti di trasmissione del documentario vennero acquistati dalla RAI nel lontano 1989 proprio allo scopo di non farlo vedere in Italia.
Promemoria
Associazione per la difesa dei valori dell’antifascismo e dell’antinazismo
Društvo za zaščito vrednot protifašizma in protinacizma
e-mail: promemoriats@virgilio.it
promemoriats@virgilio.it
http://www.autprol.org/