26/01/2005: OSAMA HAMDAN (HAMAS): NELLE ATTUALI CIRCOSTANZE NESSUNO PUO' NEMMENO CHIEDERCI DI FERMARE LA RESISTENZA


Beirut, gennaio - Il movimento di resistenza islamico Hamas non è disposto nelle attuali circostanze a parlare di un eventuale cessate il fuoco nelle operazioni contro l'occupazione militare israeliana. Lo ha detto ad Arabmonitor Osama Hamdan, uno dei più autorevoli dirigenti del movimento.

"Nella situazione attuale non possiamo discutere di alcuna tregua. In una settimana sono stati ventuno i palestinesi uccisi nella striscia di Gaza e sei nella West Bank. Questa continua aggressione riflette la mentalità di Sharon e del suo governo. Per Israele l'Autorità nazionale palestinese deve solo obbedire. Noi ci stiamo solo difendendo. Secondo la nostra valutazione politica, nelle circostanze odierne nessuno può nemmeno chiederci di fermare la resistenza".

Ma in un futuro, eventualmente, sì ?

"Noi abbiamo, in passato, dichiarato un cessate il fuoco e lo abbiamo rispettato. Non così Israele. La fine delle aggressioni sarà l'inizio delle trattative su una tregua. Non prima".

Un comunicato dell'Olp ha affermato che le operazioni militari della resistenza arrecano danni agli interessi nazionali palestinesi.

"Si è trattato di un comunicato non dell'Olp, ma di coloro che lo hanno scritto. Due membri del Comitato esecutivo hanno dichiarato che nel corso della riunione del Comitato non si era nemmeno accennato al comunicato. Comunque, il problema è l'occupazione, non la resistenza. Cominciamo a porre fine all'occupazione".

A suo avviso, di che cosa potete discutere con Abou Mazen se non accettate il cessate il fuoco ?

"Su rapporti tra Hamas e l'Autorità nazionale, sulle riforme interne all'Autorità nazionale, su come eliminare i fenomeni di corruzione dentro l'Autorità".

Come valuta le dimissioni presentate da diversi membri della Commissione elettorale palestinese per le intimidazioni subite affinchè modificassero le modalità previste per il voto ?

"Noi ci auguriamo che servano da lezione, perché le intimidazioni non possano ripetersi a luglio alle elezioni parlamentari. Rispettiamo la scelta di coloro che hanno prestato la loro opera, perché le elezioni potessero concludersi e solo dopo hanno denunciato i fatti. Comunque, queste dimissioni fanno sorgere dei dubbi sulla credibilità delle elezioni presidenziali".

Hamas è disponibile a entrare nell'Olp ?

"Abbiamo detto che se ci saranno riforme nell'Organizzazione per la liberazione della Palestina, se verranno rivisti gli obiettivi politici e la struttura dell'Organizzazione, in modo da renderla più democratica, più rappresentativa della società palestinese di oggi, noi prenderemo in considerazione l'adesione".

Avete notato qualche progresso negli ultimi due mesi nella direzione auspicata ?

"Nessun progresso, solo promesse che le nostre richieste sarebbero state esaminate".



http://www.autprol.org/