26/01/2005: volantino sequestrato Sabato 22 gennaio a Viterbo


Il volantino che segue è stato sequestrato Sabato 22 scorso con una azione combinata degli sbirri della Digos e dei Ros, mentre veniva distribuito al mercato settimanale di Viterbo. Due compagni che li distribuivano sono stati denunciati per l’articolo 272, propaganda e istigazione sovversiva.
Siccome questa forma di propaganda sovversiva l’abbiamo sempre condivisa e praticata, abbiamo deciso di ribadire il volantino sequestrato, e intanto lo mandiamo anche in rete.
A quanto pare ormai comincia ad essere illegale anche il semplice volantinaggio: per lo meno a Viterbo sembra essere così, visto che è già la seconda volta che questo accade. Vorrà dire che noi collezioneremo denunce, ma non abbiamo nessuna intenzione di rinunciare ai nostri spazi di libertà.
I compagni di Viterbo

La casa è di chi l’abita… la crisi economica che attanaglia l’Italia e il capitalismo mondiale è evidente. Non servono le statistiche per rendercene conto, la si vive ogni giorno sulla pelle. Perché allora continuare a costruire mostri di cemento ovunque devastando campagne e montagne?
Se i soldi per arrivare a fine mese non bastano più a troppa gente, chi le compra le case? Chi riesce a pagare gli affitti esagerati? Perché case ed appartamenti vengono lasciati all’abbandono mentre sembra indispensabile costruire nuovi edifici? Semplicemente perché dietro allo sviluppo edilizio ruota una consistente parte dell’economia e degli intrallazzi di loschi figuri: politicanti, camorristi, palazzinari che fanno la gioia di banche e finanziarie.
Certo, perché anche se non si hanno i soldi si può comprare casa firmando una condanna a vita come il mutuo o tentando la fortuna o scrivendosi alle liste delle case popolari (per ritrovarsi magari confinati lontanissimo dalla città, tipo Roccalvecce).
Spesso questi palazzi non vengono finiti perché l’impresa (la coop. “Belvedere ‘89” ad esempio) fallisce e i responsabili scompaiono dopo essersi intascati i faticati euro delle caparre degli appartamenti.
Questi mostri (vedi il serpentone di Bagnaia) già orribili nella loro gelida imponenza, incastrati a forza in un ambiente naturale a cui non appartengono, rimangono abbandonati.
Così quando qualcuno decide di ridare vita a quegli spazi degradati deve essere assolutamente fermato.
Cosa accadrebbe se tutti quelli che non possono o vogliono comprare una casa decidessero di occupare e recuperare i tanti spazi abbandonati?
Di più, che succederebbe se chi si dichiara nemico di questa società di morte e sfruttamento potesse raggrupparsi in un luogo liberato dagli obblighi e dai preconcetti morali, dalla proprietà e dall’autorità creando una prospettiva di vita diversa dall’esistente dimostrando l’evasione da questa galera a cielo aperto dove tutto è merce?
…Il tempo è dei filosofi…
Poveri idioti, pensavano che sgomberando “lo scorticatolo” e processandoci per questo il 21/01 avrebbero distrutto ogni speranza di opposizione reale e diretta al sistema.
Invece noi siamo ancora qui a rivendicarci l’azione fatta e i percorsi sviluppati in seguito a livello individuale e collettivo a dirvi che la nostra vita non è rinchiusa in una casa né imprigionata dalle vostre celle come per i nostri compagni, amici, fratelli Tombolino, Simone, Titto.
Senza casa o in galera saremo sempre attivi contro lo Stato e il Capitale.
…Il potere: ad ognuno il suo!
10, 100, 1000 occupazioni
10, 100, 1000 evasioni
10, 100, 1000 fuochi di rivolta.

Anarchici
Comitato contro il carcere e la repressione sociale di Viterbo


comitatoviterbo@virgilio.it

http://www.autprol.org/