19/01/2005: solidarieta operaia


Documento conclusivo

Gli operai e i lavoratori riuniti in assemblea a Cisterna di Latina il 15
gennaio 2005 esprimono un giudizio totalmente negativo sull?operato dei
rispettivi gruppi dirigenti e responsabili sindacali, il fallimento della
loro linea collaborazionista è sotto gli occhi di tutti. Le fabbriche hanno
chiuso, le condizioni di lavoro in quelle attive peggiorano di giorno in
giorno. Era loro compito organizzare e dirigere la lotta di resistenza,
unire e generalizzare la risposta degli operai sui problemi che erano e sono
comuni. Bisognava far pagare pesantemente la chiusura delle fabbriche ai
padroni fino a farli desistere dove era possibile e impedirgli di spingere
lo sfruttamento oltre un certo limite.

Ma potevano? Ci chiediamo. Potevano svolgere questa funzione ? La risposta
è NO e ce ne siamo accorti tardi. Non potevano perché sono staccati dalla
vita operaia, non hanno i nostri stessi problemi, sull?economia la pensano
come i padroni, il profitto è intoccabile, le ristrutturazioni per
garantirlo sono la conseguenza inevitabile.

Solo degli operai che hanno imparato per propria esperienza che il profitto
è la fonte di ogni rovina per loro e quelli come loro, solo chi ha provato
che la corsa al profitto ad un certo punto si mangia l?industria stessa
licenziando migliaia di operai, solo operai del genere potevano e possono
organizzare una resistenza seria contro i padroni e il loro modo di
produzione.

Queste cose oggi ci sono più chiare di ieri, dopo tante sconfitte e tanti
arretramenti e ci conducono ad una sola conclusione: in ogni sindacato e
specialmente in quelli in cui gli operai militano maggiormente, bisogna fare
una specie di rivoluzione. I dirigenti e i funzionari compromessi, i
delegati amici del padrone vanno prima denunciati agli occhi di tutti sulle
responsabilità che hanno avuto e poi sotto la spinta diretta degli operai
vanno man mano sostituiti da gente che ha le idee chiare su chi è il padrone
e come va combattuto.

Siamo convinti che in questa necessaria opera di rigenerazione del
sindacato, come sindacato operaio, siano tanti gli operai disposti ad
impegnarsi nelle fabbriche ed è per questa ragione che vogliamo
collegarci stabilmente con coloro che vogliono partecipare a quest?opera.

Rileviamo con soddisfazione che anche gli operai di Milano con la mozione
approvata all?assemblea del 12 novembre hanno messo sul tavolo gli stessi
problemi, siamo disponibili ad un?azione comune nelle fabbriche in cui
lavoriamo.

E? venuto il tempo per gli operai di uscire dalla fase di subalternità ai
padroni, ai loro governi ed ai sindacalisti zerbini, si può rialzare la
testa e Melfi insegna, dipende solo da noi.



APPROVATO ALL?UNANIMITA? PER ALZATA DI MANO DA DELEGATI E OPERAI DELLE
SEGUENTI FABBRICHE:



Meccano A. Cisterna di LT

Nexans- Latina

Met.Ro spa ? Roma

Cooperative area Casilina

Selenia Comunications ? Cisterna di LT

Ondulit- Cisterna di LT

Ex Copel - Latina

PAN ? Napoli

Fiat New Holland - Modena

Terim ?Modena

Ansaldo Camozzi ? Sesto S. Giovanni (Mi)

INNSE presse ? Milano

Siemens ? Cassina de Pecchi (Mi)





Info: costam.1@virgilio.it

http://www.autprol.org/