14/01/2005: SISMA ASIA/
INDONESIA VIETA SPAZIO AEREO A MEZZI USA
Giacarta Nel giorno in cui l'Indonesia ha invitato al ritiro tutte le truppe stranieri presenti nel paese entro tre mesi, la portaerei statunitense Abraham Lincoln, dal 1
gennaio base militare delle operazioni Usa di sostegno alle zone del sud est asiatico colpite dallo tsunami, è dovuta uscire dalle acque territoriali indonesiane, perché Giacarta non aveva concesso il permesso ai top gun americani di compiere esercitazioni nel suo spazio aereo. La marina statunitense ha infatti ottenuto il permesso di effettuare voli in territorio indonesiano solo se direttamente coinvolti in operazioni umanitarie
L'allontanamento della Lincoln verso acque internazionali non ha però interrotto il flusso di aiuti. Il comandante John M. Daniels, portavoce della portaerei, ha infatti comunicato che gli elicotteri continuano a portare gli aiuti sulla costa di Sumatra, perché possono effettuare rifornimento su un'altra nave ancorata al largo.
Secondo i regolamenti della marina americana, i piloti dei mezzi presenti sulla portaerei non possono restare più di quattordici giorni senza volare, altrimenti verrà onsiderato necessario sottoporli a un nuovo addestramento per mantenere la forma al livello richiesto.
I marines, duemila dei quali già impegnati in Iraq, erano stati spediti in Asia dopo lo tsunami. Hanno già ridotto il loro impegno negli aiuti umanitari dopo che il governo indonesiano, in seguito a lunghi negoziati, li ha costretti a non portare armi e non ha concesso loro il permesso di costruire una base militare.
L'invio ulteriore di centinaia di uomini è stato bloccato.
Lo scontro delle autorità con soldati, operatori umanitari e anche giornalisti stranieri è stato fomentato dagli orgogli nazionalistici indonesiani che non vedono di buon occhio la possibilità che truppe straniere, sebbene per operazioni umanitarie, si spostino sul territorio nazionale.
La provincia di Aceh è da decenni il centro di sanguinosi scontri tra i separatisti e l'esercito regolare. Entrambi hanno però ribadito di non voler portare attacchi durante l'emergenza tsunami.
In particolare per quanto riguarda Washington, benché gli Stati Uniti siano stati solleciti nell'inviare le proprie truppe per aiutare la popolazione colpita, le relazioni con Giacarta si mantengono tiepide. L'Indonesia vuole che gli Stati Uniti revochino l'embargo che vieta la vendita di armi al proprio esercito.
I gruppi che si battono per la difesa dei diritti umani e alcuni deputati che al Congresso Usa difendono l'embargo sostengono che Giacarta stia sfruttando il disastro naturale per esercitare pressioni indebite nei confronti di Washington, ed auspicano che l'embargo prosegua fino a quando l'Indonesia non risolverà completamente le violazioni dei diritti umani che le vengono imputate.
http://www.autprol.org/