06/01/2005: Proceso di apello dei rebelli del carcere di Clairvaux il 19 gennaio a Reims
Cosa é successo nel carcere di Clairvaux
Una prima protesta alla Centrale di Clairvaux (Carcere
Penale per lunghe pene) ha avuto luogo l’8 febraio 2003.
Dei prigionieri hanno saccheggiato l’edificio A per
protestare contro le sanzioni inflitte a due dei loro. I rivoltosi
hanno resistito 7 ore prima del’assalto dei C.R.S. e dei
gendarmi. L’edificio devastato ha dunque dovuto essere
evacuato dai suoi tumultuosi occupanti, trasferitti verso dei
giudiziari. Molti di loro sono stati inviati nelle sezioni
d’isolamento, regime di detenzione sinonimo de “tortura
bianca” : solo in cella e all’aria, divieto assoluto di qualsiasi
incontro.
Alla stessa epoca, Perben, il guarda-sigilli, ha annunciato la
creazione degli E.R.I.S. : della squadrette di “super-guardie”
a addestrate come il G.I.G.N. (equivalente dei R.O.S.)
esperti nell’ impiego del manganello. Loro compito :
pestaggi, umilazioni, terrore. Intervongono mascherati, cio’
che gli permette un prezioso anonimato…
Una seconda rivolta ha avuto luogo il 16 aprile 2003.
Questa volta sona stati incendiati gli ateliers di lavoro dell’
edificio B, particolarmente per protesta contro la chiusura
delle celle durante il giorno, la riduzione delle possibilita’ di
incontro e le condizioni vergognose dei colloqui. In seguito
all’intervento delle forze dell’ordine molti prozioneri sono
stati trasferiti alle celle di punizione o ai giudiziari, sovente
nelle sezioni d’isolamento. 12 prigioneri, piu o meno presi a
caso, sono stati in seguito acusati di distruzioni e violenze.
Giudicati in prima istanza, nel marzo 2004, presso il
tribunale di Troye, 11 dei 12 detenuti hanno abbandonato
l’aula per protestare contro la parodia di giustizia loro
imposta, cosi come le 70 persone venute a sotenerli.
Perché se, come si sa, la giustizia é ineguale per tutti, a
seconda “che voi siate potenti o miserabili”, essa ha
raggiunto in questo caso la caricatura, con un’ intruzione
inesistente. Gli avvocati hanno chiesto ancora una volta il
rinvio alfine di ottenere una riqualificazione dei fatti e una
vera istruzione. Pascal Brozzoni, che rivendica le sue azioni,
é stato condannato a 7 anni suplementari di carcere. Due
prigioneri sono stati in parte o interamente prosciolti mentre
10 detenuti scontano da 18 mesi a 5 anni. I dedenuti
solidari hanno deciso di fare appello per permettere che
tutti gli innocenti siamo infine assolti e abbiano veramente
la parola… sperando di fare il processo alla prigione in
generale e alla Centrale di Claivaux in particolare !
In questo mondo che si trasforma in prigione, é sempre
giusto ribellarsi !
La politica antisociale, condotta dappertutto in Europa dai
governi di destra come di sinistra (riduzione di salari,
attacchi contro le struture sociali e le pensioni,
generalzzazione della precarieta, etc.), si accompagna
d’una politica repressiva che mira a diffondere il terrore trai
proletari. Delle retate sono organizate nei quartieri poplari
dove la polizia si comporta come una forza d’occupazione.
L’eta’ della responsabilita’ penale é abbassata a 10 anni e
si incarcera a partir dai 13, dei tribunali sono istituiti in
mezzo ai quartieri-ghetto alfine di applicare una giustizia
speditiva, la schedatura é instaurata a partir dalla scuola
elementare, gli insegnanti e i lavoratori sociali sono spinti a
collaborare, gli sbirri sono dotati di armi da guerra e di
“flash-ball”, sbirri e vigili hanno ormai il di perquisire
chiunque vogliano. Dei tribunali sono instalatti nelle zone di
attesa aeroportuari, i termini della retenzione dei
“sans-papiers” sono prolungati a 32 giorne. I picchetti sono
repressi, l’occupazione di locali e tutte le forme di lotta
auto-organizatte sono criminalizate. La lista dell’offensiva é
lunga ! Non si tratta di misure puntuali, ma ben d’una logica
totalitaria di gestione sociale da parte dello stato : essa si
traduce in un programma di costruzione di 32 nuove
prigioni, 95 centro educativi chiusi (carceri minorili), di 7
centro di retenzione. E ai vecchi e nuovi stabilimenti di
riempirsi. Le condizioni di incarcerazione vi diventano
ancora piu invivibili. Rimissa in causa delli egiustamenti
ottenuti con le lotte (colloqui senza citofono, iavvicinamento
familiare), sorraffollamento, liberazioni condizionali piu rare,
chiusura delle porte delle celle nei carceri penali (lunghe
pene). Quest’ultima misura significa che i contatti tra
prigioneri sono ridotti al minimo… e cio’ durante 10/15 anni,
travolta piu. Si tratta qui di una politica di annientamento
psicologico ei prigioneri non possono che rivoltarvisi contro.
Rivendicazioni !
Sosteniamo questa rivolta ! Presenziamo a Reims allorché
si terra’ il processo d’appello dei prigioneri accusati
dell’incendio della prigione di Claivaux. E con i movimenti
dei prigioneri esigiamo :
1 La liberazione immediata dei minori, dei malati gravi, dei
malati mentali e dei “sans-papier”.
2 La riduzione automatica delle pene attraverso
l’attribuzione sistematica delle liberazioni condizionali,
grazie e riduzioni di pena.
3 Miglioramento delle condizioni di detenzione attraverso la
riapertura delle porte delle celle nei penali, l’abolizione delle
sezioni d’isolamento, delle celle di punizione, delle
squadrette di torturatori (E.R.I.S.) e delle perquisizioni
intime.
4 Condizioni di visita decenti e avvicinamento familare e
affinitario, con le persone care.
5 L’abbandono dei progetti di costruzione di nuove prigioni
e particolarmente delle centrali di alta soveglianza
(Speciali).
http://www.autprol.org/