05/01/2005: amici e famigliari dei rivoluzionari prigionieri


LA LEGGE NON .... LEGGE !!!
Lunedì 20-12-2004 è stata effettuata una perquisizione nella sezione
>speciale (composta da 14 detenuti fra politici e non), del carcere di
>Biella, da parte della polizia penitenziaria agli ordini del comandante, da
>poco arrivato in questo carcere.
>
>Ritornati nelle celle i detenuti hanno trovato non solo tutto sottosopra,
>con modalità particolarmente barbariche, ma quel che è peggio e più
>importante, era stata fatta una vera e propria "razzia". E' stato portato
>via tutto quanto di scritto abbiano trovato (blok notes, posta), tutte le
>foto dei familiari, gli atti giudiziari; cartoline, buste da lettera,
>francobolli, gran parte del vestiario, coperte (ne hanno lasciate due, come
>pare da regolamento interno, sufficienti a parer loro a far fronte al
>clima
>gelido di Biella!); musicassette (tranne alcune).
>
>E, cosa più importante, libri e riviste, dalla Bibbia al capitale di Marx (
>han portato via anche i libri presi in prestito dalla biblioteca di
>Biella!), lasciandone in tutto solo 4, cioè 2 libri e 2 riviste o 1 libro e
>3 riviste, 2 libri e 2 riviste... In tutta la loro esperienza carceraria i
>compagni non ricordano un fatto del genere: neanche nei momenti peggiori,
>in
>cui tutto gli era stato tolto, è stata messa in discussione la possibilità
>di leggere e studiare. La storia ricorda come durante il ventennio fascista
>anche Gramsci non avesse limitazioni sulla quantità di libri da utilizzare.
>L'assunto, da parte della direzione carceraria, probabilmente è che,
>intanto, i libri si leggono uno alla volta! Poco inclini alla lettura, non
>sanno che per chiunque studi o legga, 2 libri e 2 riviste non sono nulla e
>ci si fa ben poco.
>
>E' chiaro che togliere ai compagni (alcuni dei quali stanno vivendo da più
>di vent'anni questa condizione e le cui prospettive di cambiamento hanno
>tempi lunghissimi), la possibilità di leggere e studiare equivale a
>togliergli praticamente tutto.
>
>Va precisato che è stata offerta la possibilità di richiede ulteriori libri
>o riviste oltre i 4 concessi, a condizione però che i compagni ne facciano
>esplicita richiesta motivata alla direzione, la quale deciderà se
>soddisfarla o meno (in base a cosa?...umore del mattino, gradimento delle
>letture, simpatia.????). Appare evidente quanto questa nuova prassi, non
>risponda a nessun criterio o logica di tipo organizzativo, gestionale o di
>sicurezza, ma abbia come unico scopo, quello di instaurare un clima di
>subordinazione, riverenza totale all'autorità" carceraria.
>
>Tutto il materiale è stato portato via in sacchettoni neri dell'immondizia
>e
>prelevato senza nessuna notifica di verbale di sequestro.
>
>Questo lo "stile" usato e, ad ulteriore prova, all'inizio della
>perquisizione hanno portato via in isolamento un detenuto comune senza
>alcuna motivazione, se non quella che probabilmente si sia rifiutato di
>spogliarsi completamente per la perquisizione. Si tenga conto che quella
>stessa mattina lo stesso aveva chiesto di essere sottoposto a visita
>medica
>perché non stava bene. Giovedì, dopo 4 giorni di isolamento è stato
>riportato in sezione.
>
>Si evince chiaramente l'atteggiamento provocatorio, in assenza di una
>qualsivoglia motivazione, anche nei confronti degli altri prigionieri di
>quella sezione e in generale nei confronti di tutti gli altri detenuti del
>carcere, sottoposti la mattina di giovedì 30 a loro volta a perquisizione.
>
>Va sottolineato che tutta "l'operazione" è stata svolta in un clima di
>assoluta quiete, in assenza cioè di situazioni conflittuali o dimostranze
>in
>atto, che possa "giustificare" un intervento del genere.
>
>Non sappiamo se questa sia stata un'iniziativa intrapresa autonomamente da
>zelanti esecutori locali o disposta a livello ministeriale, certo è, che
>quest'azione aderisce perfettamente alla figura del ministro leghista
>Castelli e alla sua gestione politica del carcere, che avvalla e mistifica
>sia i selvaggi pestaggi durante il G8 e le recenti rivolte carcerarie che
>la
>privazione di quelle poche cose indispensabili alla sopravvivenza, così
>come
>la negazione di ogni forma di possibilità per mantenere un attivo legame
>con
>la realtà attraverso la conoscenza, l'informazione, la cultura.
>
>D'altronde comprendiamo che, per il ministro Castelli e i suoi accoliti,
>leggere un libro alla volta, almeno che non si tratti di riviste
>pornografiche, le uniche forse a non richiedere ulteriori consultazioni,
>sia
>già un'impresa titanica e comprendiamo ancor di più, che si stupiscano che
>qualcuno riesca a leggere più di 4 libri alla volta!
Del resto, anche S.Tommaso dice: "Diffida dall'uomo di un solo libro".
>
>Contro: i reiterati insulti all'intelligenza;
>
>.i censori tentativi di impedire di allargare e approfondire la
>conoscenza
>soggettiva;
>
>.la volontà di svuotare le nostre menti da ogni pensiero di ribellione o
>trasgressione all'ordine vigente
>
>INVITIAMO tutti ad aderire all'iniziativa promossa da chi è abituato a
>leggere "un libro in più di Castelli", ad inviare con raccomandata più
>libri
>e/o riviste possibili al carcere di Biella, in particolar modo alla sezione
>speciale, ai seguenti nominativi:
>
>Nicola De Maria
>
>Cesare Di Lenardo
>
>Ario Pizzarelli
>
>Casa circondariale
>
>Via Dei Tigli, 14
>
>13800 Biella


http://www.autprol.org/