31/12/2004: LETTERA DI TOMBOLINO


Cari compagni/e
innanzitutto voglio rassicurarvi sulle mie condizioni, inoltre voglio ricordarvi che l’affetto dimostrato durante i presidi ad agosto fuori “regina coeli”, nell’aula del tribunale il 6/12 a Viterbo, ed infine il presidio fuori a Poggioreale qui a Napoli per me è stato fonte di inesauribile energia per affrontare la mia quotidianità da recluso.
Vi scrivo per mettervi a conoscenza dell’ennesimo atto intimidatorio messo in atto nei miei confronti dagli aguzzini con cui ho a che fare:
“Il 21 dicembre sono chiamato per effettuare una visita dal dottore ma una volta in infermeria trovo anche due guardie del cazzo, al che ho chiesto se gentilmente sarebbero potuti uscire poiché mi sarei dovuto denudare per sottopormi alla visita. Come il solito ogni richiesta di un detenuto per vedere garantito un proprio diritto è interpretato come una sfida al loro grande potere. Mi è stato risposto che io non avevo capito niente di “Poggioreale”. Rivolgendomi al dottore ho rifiutato di fare la visita siccome il mio diritto alla privacy non era garantito; il dottore, che evidentemente fa parte della stessa sporca faccia del potere, mi ha risposto che non sapeva quale fosse il regolamento per i detenuti sottoposti al 41bis. o all’E.I.V.A. A quel punto, rivolgendomi ad entrambi (dottore e guardie), gli ho detto di vergognarsi e me ne sono andato. Dopo di che mi ha chiamato l’ispettore del reparto che voleva sapere, o meglio provocarmi, quello che avevo detto al dottore perché il sottoscritto è sottoposto a censura. Con molta calma gli ho ricordato che il suo ruolo non era quello di sindacare sui miei colloqui con il dottore, o magari chiamarmi per capire il significato di qualche termine, appropriato secondo me, utilizzato nei loro confronti nelle mie lettere come successo in precedenza.
“Il 27 dicembre mi è stato fatto il consiglio di disciplina poiché avrei oltraggiato il dottore e le guardie,purtroppo ho presenziato ed ho anche cercato di giustificarmi.Ma non è bastato perché comunque come sapete tutti il diritto alla difesa non è garantito neanche a voi là fuori , figuratevi ad un detenuto!
Comunque ora mi ritrovo di nuovo alle “celle” dove dovrò stare per una settimana,la cosa che mi fa rabbia non è stare peggio .Per quanto mi riguarda le condizioni al confronto a quando mi ritrovo al reparto “Venezia”….Qui come ricorderete le celle sono fredde,umide,sporche,senza tv, non ci si può cucinare, senza aria, con una luce d’emergenza sempre accesa. Gli altri detenuti sono denudati e obbligati a vestirsi con un pigiama che passa l’amministrazione,subire prima pestaggi poi iniezioni letali per tenerli calmi ecc (insomma avete capito che mi trovo in un reparto psichiatrico e per malattie infettive anche se io dovrei stare in un reparto per i “disciplinati).La rabbia che ho è perché lor signori riescono a capire che esistono metodi per soddisfare le loro smanie di sottomettermi,magari per sentirsi un attimo “padroni” perché loro sanno benissimo che loro hanno scelto di sottomettersi a vita ai loro padroni.
In questi cinque mesi ne ho subite d’umiliazioni ma la più grande secondo me non me la potranno fare mai provare: la rassegnazione ai loro metodi vigliacchi.Ma in questo ultimo mese è peggiorato ancor di più, io posso solo pensare che questi siano atti di ritorsione nei miei confronti perché hanno visto con i loro occhi la forza della solidarietà dimostrateci da tutti voi. Soprattutto in quest’ultimo mese appunto.Magari anche perché dal 10 dicembre il reparto “Venezia”dove mi trovo sta protestando contro i loro metodi rifiutando il vitto dell’amministrazione perché vorrebbero l’applicazione dei nostri diritti .Anche se ,secondo me per ottenere almeno in parte quello che ci renda più dignitosa la quotidianità reclusa bisognerebbe protestare con più rabbia, dovete pensare che in questo reparto non era mai successo niente di simile .
Spero che non mi diano più motivo di mettervi a conoscenza di qualche altra infamata nei miei confronti, spero anche con tutto il cuore che in questa società di padroni e sottomessi al più presto si segua l’istinto che vive in tutti noi:quello della RIBELLIONE!
Vorrei salutarvi uno per una ma purtroppo non è possibile,quindi con fierezza vi abbraccio a tutte/i vi auguro un 20005 fiero!!!!!!!!!
TOMBOLINO


http://www.autprol.org/