25/12/2004: NO ALLA RATIFICA DELL’ACCORDO DI COOPERAZIONE MILITARE ITALIA-ISRAELE


La ratifica dell’accordo di cooperazione militare fra Italia ed Israele, all’esame del Senato è
da respingere – afferma ControllARMI, rete di coordinamento di numerosi organismi della
società civile impegnati sui temi del disarmo e del controllo degli armamenti - in quanto
rafforza l’apparato militare di un Paese il cui governo si è macchiato di gravi violazioni dei diritti umani, ripetutamente condannate dalla comunità internazionale e che allontana la soluzione politica del problema palestinese.
Inoltre l’Accordo, nel prevedere eventuali forme di collaborazione fra le industrie belliche dei due Paesi, costituisce un palese aggiramento della legge sul commercio delle armi italiane (la 185/90 difesa da una campagna di opinione dalla quale prende avvio
l’esperienza di ControllARMI) che vieta le esportazioni a Paesi belligeranti o i cui governi si siano macchiati di accertate violazioni delle convenzioni di tutela dei diritti umani.
Purtroppo, pare che ultimamente gli accordi bilaterali per la coproduzione bellica siano
divenuti il metodo scelto per ovviare alle disposizioni di tale avanzata legislazione. Ciò
comporta di conseguenza la sottrazione al Parlamento e ai cittadini italiani di un controllo trasparente su un tema di così grande importanza per la sicurezza di tutti.
ControllARMI invita il Parlamento e le forze politiche e sociali alla più ampia mobilitazione per bloccare il provvedimento che favorisce i mercanti di armi ed alimenta i venti di guerra in Medio Oriente. Allo stesso modo ControllARMI sollecita il Governo ed il Parlamento a congelare ogni forma di aiuto economico e militare, ivi compresa la recente intesa per la coproduzione di apparati per la guerra elettronica, fino all’avvenuta soluzione politica del problema palestinese

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