05/11/2004: Stralci di una lettera di Tittarello dal carcere "Le Vallette" di Torino


[...] Ho saputo degli "scherzi" che fanno riguardo alla corrispondenza per cui vorrei evitare di scrivere solo per Vitello. Come già saprete, vige la censura e tutto ciò che non garba ai censori viene sequestrato e spedito al p.m.. Per ora sono a quota 7, di cui una lettera era un altro comunicato.
Credo che sappiate già delle restrizioni all'interno, censura, perquisizioni e isolamento. Io, anche se incazzato nero, tengo duro.
[...] Vi racconto un episodio che mi è successo ieri 11/10 che vorrei che faceste girare e conoscere il più possibile.
Dunque, vengo accompagnato dall'assistente che "cura" la mia censura al casellario per ritirare un pacco. Appena entrato sento un pizzico sull'addome.
Mi accorgo che la guardia che mi doveva consegnare il pacco mi aveva appoggiato il coltello sulla pancia. Realizzato ciò che era successo gli intimo di non permettersi più di fare una cosa del genere. Lui, l'infame, risponde ironicamente che si era meravigliato che il coltello non fosse entrato.
Io non mi sono fatto nulla, ma l'incazzatura è notevole. Comunque ho aspettato la reazione degli altri due agenti presenti che chiaramente sostengono di non essersi accorti di nulla. Ritornato in cella la rabbia continuava a salire e mentre stavo andando all'ora d'aria ho incontrato nuovamente l'assistente che mi aveva accompagnato al quale ho vomitato tutto il mio disprezzo. Lui ha continuato a sostenere di non essersi accorto di nulla. Non preoccupatevi più del dovuto, fortunatamente non mi è successo nulla e quando questa lettera vi arriverà saranno già stati risolti i vari problemi.
[...] Comunque sempre a testa alta e con l'anarchia nel cuore. Un saluto
ribelle a tutti/e.

12/10/2004
Titto

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