26/10/2004: La manifestazione di Viterbo


C'erano gli sbirri, tanti sbirri, di tutti i tipi. E non sono neanche
mancate le provocazioni, come il fermo di un compagno poco prima del
presidio, poi rilasciato dopo un'ora circa.
Ma c'erano anche i compagni, decisi e per nulla intimoriti da questa
presenza massiccia di guardie in tutte le divise.
Così a Viterbo c'è stata una prima risposta alla repressione che da tempo
si è scatenata contro i compagni rivoluzionari in tutta Italia. Una
risposta, che si è concretizzata dapprima con il presidio in Piazza Verdi
per comunicare alla città con volantini, giornali parlati e musica la nostra
fiera decisione a continuare la lotta.
Ma per i 150 compagni presenti all'iniziativa non poteva bastare e alla fine
la determinazione dei compagni ha costretto gli sbirri a consentire un
corteo, che partito dalla piazza del presidio si è diretto dapprima nella
piazza del Comune e quindi nella centralissima Piazza delle Erbe, lungo il
Corso più frequentato di Viterbo.
Ed è proprio in quella piazza che è continuato il presidio, con gli
interventi dei vari compagni, che spiegavano i motivi dell'iniziativa.
Come dicevamo prima, non è stata la risposta, ma una prima risposta a quella
repressione, che fra l'altro mantiene in galera 4 compagni, Titto, Simone,
Sergio e Tombolino.
Ma da questa prima risposta è stata riconfermata la determinazione a
continuare la nostra lotta per la libertà di tutti.
Libertà per Titto, Tombolino, Simone e Sergio!
Libertà per tutti i compagni rinchiusi nelle galere dello Stato!
Libertà per tutti!
Fuoco alle carceri!
Onore a tutti i compagni caduti combattendo contro lo Stato e il Capitale.
Comitato cittadino contro il carcere e la repressione sociale di Viterbo.


http://www.autprol.org/