05/09/2004: Megainceneritore Acerra


SCIOPERO DI 24 ORE ALLA FIAT ALFA DI POMIGLIANO IL 10 SETTEMBRE.
I SINDACATI DI BASE SLAI COBAS, RDB, CONFEDERAZIONE COBAS INDICONO PER LA STESSA GIORNATA LO SCIOPERO REGIONALE IN CAMPANIA CUI ADERISCONO L'AREA ANTAGONISTA E DEI CENTRI SOCIALI, IL MOVIMENTO DI LOTTA CITTADINO CONTRO L'INCENERITORE DI ACERRA, IL MOVIMENTO DEI DISOCCUPATI AUTORGANIZZATI DI ACERRA.
LA FIAT SBORSA 650.000 EURO IN ASSEGNI EMESSI DA SAN PAOLO IMI PER CONTO DI CESARE ROMITI SANZIONATO ALL'EPOCA PENALMENTE PER LA TANGENTOPOLI FIAT ED IN OTTEMPERANZA ALLE RECENTI DISPOSIZIONI DEL TRIBUNALE CIVILE DI TORINO (CORTE DI APPELLO) AI 300 LAVORATORI DELLE MAGGIORI FABBRICHE FIAT GIA' COSTITUITI PERTE CIVILE NEL PROCESSO PENALE.
Si è svolta stamattina l'affollata assembea indetta dallo Slai Cobas di Pomigliano contro il megainceneritore unanimemente ribattezzato dai lavoratori "il Mostro di Acerra".
Nell'introduzione Vittorio Granillo ha confermato la giornata di sciopero nelle fabbriche di Pomigliano del 10 settembre. Nella stessa giornata i sindacati di base Slai Cobas, RdB (presente Gaetano Marati) Cobas Scuola e confederazione Cobas (presente Tullio Coppola) anche in coincidenza della manifestazione regionale a Napoli indetta dal Comitato Cittadini di Acerra hanno inoltra indetto lo sciopero regionale cui hanno già dato l'adesione il Movimento di Lotta Cittadino di Acerra contro l'Inceneritore, l'Area Antagonista e dei centri sociali della Campania, il movimento dei Disoccupati Autorganizzati di Acerra. Alla richiesta sottoposta dal Comitato Cittadino di Acerra per "verificare la possibilità di costruire un'unica iniziativa comune di sciopero da concordare il prossimo martedì 7 settembre anche con i sindacati confederali" è stato ribadita la disponibilità alla costruzione di iniziative unitarie di lotta tenendo comunque ferma la scadenza del prossimo 10 settembre in caso di esito negativo.
Antonio Di Nardo di Slai Cobas e Claudio Lamari per l'RdB hanno denunciato il sabotaggio istituzionale in atto della raccolta differenziata (ferma in Campania ad un misero 10% a fronte del 75% attuato in altre regioni) e la necessità di adeguate normative regionali per la realizzazione di una 'raccolta differenziata pura' a reale tutela dell'ambiente e della salute dei cittadini con impianti tecnici conseguenti un alternativa al megainceneritore.
La biologa Rori Brancia ha denunciato la mancanza di trasparenza sugli atti pubblici inerenti le valutazioni di impatto ambientale nonchè della conformità tecnica, sanitaria, e l'insieme di autorizzazioni e atti formali istituzionali necessari per la eventuale costruzione e messa in opera dell'impianto.
L'avv. Giuseppe Senatore per il coord. Provinciale di Napoli dei Comunisti Italiani ha criticato gli oggettivi ritardi istituzionali auspicando un drastico cambiamento delle politiche della giunta regionale dalla parte dell'ambiente e dei cittadini.
"Proprio in questi giorni stiamo consegnando assegni di oltre 1.600 euro ad ognuno dei 300 lavoratori del gruppo Fiat che negli scorsi anni denunciarono in Procura a Torino Cesare Romiti per le migliaia di miliardi di tangenti elargite dalla Fiat nel periodo 85/95 a politici ed istituzioni. All'epoca Romiti era presidente del gruppo Fiat: oggi è presidente della FISIA, la società capogruppo della FIBE cui è stata appaltata la costruzione e la gestione del "mostro di Acerra". E ciò nonostante il 'colpo di spugna' sui 'falsi in bilancio' attuato dal governo Berlusconi", dichiara Mara Malavenda dello Slai Cobas, "gli assegni, emessi dall'istituto San Paolo IMI per un importo complessivo - comprensivo del risarcimento danni ai lavoratori costituitisi parte civile e spese legali - di 650.000 euro pagati dalla Fiat per contro di Cesare Romiti.
La stessa 'testardaggine' già dimostrata dai lavoratori della Fiat (e che ha già fatto condannare Romiti a 2 anni di reclusione con la condizionale) sarà messa in campo per impedire la costruzione del megaincenneritore e scongiurare così un pericoloso inquinamento 'a diossina' non solo di Acerra e della cintura industriale di Pomigliano, ma che altrimenti si riverserà sull'intero territorio regionale".

Slai Cobas Coordinamento Provinciale di Napoli - Pomigliano d'Arco, 4/9/2004

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