29/08/2004: Lettera del comitato detenuti di Verona - Montorio, 26 agosto 2004


I detenuti della Casa Circondariale di Verona - Montorio protesteranno nelle giornate di venerdì 27 - sabato 28 - domenica 29 agosto 2004. La protesta sarà essenzialmente pacifica e si articolerà nell'astensione dal lavoro di tutti i detenuti lavoranti per tutti e tre i giorni. L'amministrazione penitenziaria garantirà il vitto ed i servizi essenziali durante l'astensione dei lavoranti.
Nella giornata di domenica 29 agosto sarà effettuato uno sciopero della fame, a titolo simbolico, per solidarietà con le altre carceri e con la lotta a fianco dei detenuti, per il riconoscimento dei fondamentali diritti.

Motivi della protesta
Invivibilità e condizioni di degrado del sistema carcerario italiano, in particolare il sovraffollamento, già eccedente in capienza, con gli annessi problemi igienico-sanitari, più volte denunciati agli organi competenti e all'opinione pubblica. In queste condizioni vengono meno il rispetto e la dignità della persona, nonché diventano utopia i disposti della Costituzione italiana e dell'Ordinamento penitenziario in materia di riabilitazione
sociale.
Mancata applicazione di leggi già esistenti, che favoriscono la possibilità di espiare le condanne in misure alternative al carcere. È opinione di tutti i detenuti che, tali strumenti non essendo applicati, contribuiscano all'aumento del sovraffollamento carcerario, in quanto il detenuto, una volta entrato, ha scarse possibilità di accedere alle misure alternative che permetterebbero di espiare la pena lavorando, all'esterno del carcere. Tali possibilità previste dalle leggi vigenti sono largamente disattese a causa del comportamento ostruzionistico dei Tribunali di sorveglianza, che decidono in ambito totalmente arbitrario e che si avvalgono delle inaffidabili relazioni redatte da educatori, psicologi e assistenti sociali, i quali non hanno nemmeno il tempo materiale di incontrare il detenuto. (Basti pensare che per 700 detenuti a Verona - Montorio vi sono 4 educatori).
Concessione di un provvedimento di "indulto" (invocato a più riprese) ed "amnistia" ormai assente da ben 14 anni. Di tali misure, presentate da alcune parti politiche e comunque sostenute dal buonsenso, necessita l'intero sistema penitenziario italiano, al fine di ridurre il sovraffollamento e l'invivibilità nelle carceri. Oltre a ciò, questo provvedimento servirebbe a mitigare le sentenze pesanti emesse sull'onda di emergenze varie a seconda dell'umore dell'opinione pubblica e dei mezzi di informazione asserviti alle esigenze della politica. Il provvedimento inoltre risolverebbe il problema già posto dell'ostruzionismo dei Tribunali di sorveglianza nelle applicazioni dei benefici previsti dalle leggi italiane.

http://www.autprol.org/