20/08/2004: Solidarietà agli indagati di Massa


Stasera venerdì 20 agosto serata di solidarietà alla festa della CGIL località parco Ugo Pisa Marina di MASSA

Difesa dell’occupazione nel nostro territorio è oggi solidarietà militante agli otto denunciati per la manifestazione del 17 Dicembre 2003.
Quel 17 dicembre centinaia di lavoratori e cittadini scesero in piazza in difesa dei cantieri navali e di centinaia di posti di lavoro, con la rabbia e la determinazione di chi è stufo di essere preso in giro e rivendica i propri diritti. A seguito di quella manifestazione otto giovani compagni sono stati denunciati e rinviati a giudizio, la prima udienza è stata fissata per il 9 dicembre 2004.
L’accusa è di travisamento del volto e resistenza a pubblico ufficiale.
Perché queste denunce?
Perché è stato montato da parte della Questura di Massa un teorema che dipinge i giovani che scendono in piazza a fianco dei lavoratori come i professionisti della provocazione, come un qualcosa di separato e di estraneo dalla massa dei lavoratori.
Questo perché le imponenti manifestazioni che riescono a mettere insieme diverse generazioni incominciano a dimostrare tutta la loro forza e la loro capacità rivendicativa; si vuole fare capire alle giovani generazioni impegnate politicamente di abbassare la testa e di subire angherie e soprusi, con le denunce e le manganellate, come quella che è stata inferta proprio in quella manifestazione ad un giovane compagno, a freddo da un poliziotto, che gli ha spaccato il naso con 25 giorni di prognosi.
Oggi questi compagni sono stati messi sotto processo, un processo politico ad una nuova generazione che scende in piazza accanto ai lavoratori, un processo politico che vuole dividere e disgregare questo corpo sociale sul terreno della repressione e dell’intimidazione.
Respingere questo disegno è difendere i compagni che saranno processati, attivarsi per il sostegno nelle spese legali ed affinchè gli enti locali che amministrano questo territorio si schierino a loro difesa.

Comitato di solidarietà ai compagni indagati.



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