08/05/2004: Fiat Melfi-Pomigliano: basta col lavoro 'penitenziario' !


RIESPLODE LA PROTESTA A POMIGLIANO: IMPIANTI FERMI PER L'INTERA GIORNATA ALL'ALFA FIAT PER LA MASSICCIA ADESIONE DEI LAVORATORI ALLO SCIOPERO DELLO SLAI COBAS IN SOLIDARIETA' CON GLI OPERAI DI MELFI E CONTRO GLI INFERNALI RITMI DI LAVORO IN FABBRICA.
DURA POLEMICA DEL SINDACATO DI BASE CHE ACCUSA DI COMPORTAMENTO STRUMENTALE ED AMBIGUO LA FIOM CHE A MELFI SI 'APPROPRIA' DELLA LOTTA DEI LAVORATORI E A POMIGLIANO INVITA GLI OPERAI A NON SCIOPERARE.
Nuova giornata di completo stop produttivo nello stabilimento dell'Alfa di Pomigliano d'Arco per le 8 ore di sciopero per ogni turno di lavoro proclamato dallo Slai cobas: l'adesione alla protesta sfiora il 100% tra i circa 9.000 lavoratori addetti allo stabilimento Fiat ed alla miriade di aziende collegate. Ferme a 'produzione zero' tutte le catene di montaggio. Disatteso dai lavoratori l'appello dei sindacati confederali (inclusa la Fiom) che ieri hanno invitato i lavoratori a non scioperare.
"Con lo sciopero di oggi" (si tratta della tredicesima giornata di sciopero effettuata a Pomigliano dall'inizio dell'anno), dichiara lo Slai Cobas, "i lavoratori della Fiat e dell'indotto di Pomigliano si sono schierati compatti in appoggio alla dura vertenza in corso dei loro colleghi della Fiat di Melfi e per dare un consistente contributo alla lotta per riportare nelle fabbriche Fiat la democrazia sindacale e la tutela dei diritti e della dignitą dei lavoratori proprio a cominciare dagli stabilimenti di Melfi e Pomigliano, dove in quest'ultimo i lavoratori hanno ingaggiato da mesi un vero e proprio braccio di ferro contro l'azienda disintegrando nei fatti l'accordo del TMC 2 (tempo dei movimenti collegati) sottoscritto tra Fiat e FIOM-FIM-UILM con cui l'azienda intendeva aumentare del 20% i gią massacranti ritmi di lavoro: in conseguenza delle lotte dei lavoratori quest'anno il marchio Alfa ha gią registrato una caduta complessiva della produzione e delle vendite del 4,5%". "E' inaccettabile", continua il sindacato di base, "assistere al supersfruttamento a 'sotto diritti e sotto salari' del lavoro operaio al sud collegati alla chiusura delle fabbriche del nord come sta avvenendo all'Alfa Romeo di Arese".

Slai Cobas Alfa Fiat e aziende terziarizzate
Pomigliano d'arco, 7/5/2004

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