04/03/2004: Comunicato del Cobas Spallanzani
Ancora minori ammalati ricoverati nei reparti per adulti all'ospedale Spallanzani. Ma non solo. Nel pomeriggio di ieri all'ospedale Spallanzani è stato ricoverato un minore di 14 anni, nonostante il reparto di pediatria sia ormai chiuso da tempo. Ma ricoverare i minori nei reparti infettivi per adulti, in pericolosissima promiscuità con tossicodipendenti, malati di HIV, HCV ecc..., sta rappresentando ormai sempre più una consuetudine nel nostro ospedale.
Non avendo, però, a disposizione una stanza singola si è pensato bene di ricoverare il ragazzo nella stessa stanza con un adulto. Durante la notte, nello stesso reparto, una infermiera è stata aggredita da un paziente e costretta ad abbandonare il servizio per recarsi al pronto soccorso. Ma anche questo episodio rappresenta la consuetudine, poichè, è di soli due giorni fà l'aggressione di quattro infermiere, tre delle quali costrette a ricorrere alle cure del pronto soccorso e la quarta ad un intervento di chirurgia facciale. E in questo clima di aggressione e violenza la Direzione Sanitaria Aziendale considera normali tali eventi confermando ancora una volta la loro assoluta indifferenza alla salute e dignità dei pazienti e alla sicurezza dei lavoratori.
Come ormai noto a molti ,infatti, l'8 novembre 2002 il commissario straordinario dell'IRCCS L.Spallanzani di Roma, il Prof.Raffaele Perrone Donnorso, ha emesso un'ordinanza con la quale si è proceduto alla chiusura del reparto di malattie infettive pediatriche del suddetto ospedale.
Il reparto pediatrico dell'ospedale Spallanzani, da oltre trent'anni, faceva fronte alle emergenze di malattie infantili provenienti dalla città di Roma e dall'intero centro sud. Da quel momento sono innumerevoli le iniziative intraprese perchè la pediatria fosse riaperta: petizione popolare con la raccolta di 5000 firme, sit-in al Ministero della Salute, numerose interrogazioni parlamentari ad opera di esponenti politici e consiglieri municipali (Violante, Di Serio D'Antona, Battaglia, P.Cento, L.De Petris, Mussi, Pisa, Russo Spena, M. Ortu), conferenze stampa, occupazione dei locali dell'ex pediatria... ad oggi non risultano esserci ancora risposte.
E mentre assistiamo alla trasformazione dell'ospedale in presidio militare, all'inaugurazione dei laboratori di ricerca sul bioterrorismo, e alla costruzione di costosissimi parcheggi multipiani, sale congressi e hospis mai aperti, i vertici aziendali dell'Istituto non si accorgono dei nostri pazienti che muoiono tra le siepi dei curatissimi giardini.
Roma 26/02/04
Cobas Spallanzani
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