24/01/2004: Contro la guerra imperialista sostenere la resistenza irachena e palestinese - manifestazione a Milano, sabato 14 febbraio


L’invasione armata dell'Iraq da parte degli USA ha ucciso più di 13.000 iracheni, creato 12 milioni di disoccupati e la popolazione vive al di sotto della soglia di povertà con il costo dei generi alimentari in vertiginoso aumento. Questo avviene sotto il governo fantoccio istituito dagli invasori. La guerra e la situazione attuale non sono altro che la continuazione della decennale politica aggressiva degli imperialisti e dell'embargo. Vorrebbero ridurre il paese ad una immensa prigione a cielo aperto intervenendo con i carri armati e sparando su ogni manifestazione di malcontento, dando da mangiare piombo ed uranio impoverito alle masse irachene!
A tutto questo un popolo oppresso ha risposto non con la capitolazione ma con la resistenza contro gli occupanti che vogliono conquistare militarmente, controllare politicamente e sfruttare economicamente l’Iraq. Oggi la guerra popolare contro l'invasore è in grado sia di colpirlo militarmente che di mobilitare tutto il popolo: manifestazioni di massa contro la disoccupazione, scioperi armati di operai che difendono le fabbriche.
Questa resistenza sta fermando l'avanzare della guerra che gli USA vorrebbero proseguire per uscire dalla crisi impadronendosi delle risorse e delle vie energetiche dal Medio Oriente al Caucaso. Essa si affianca a quella del popolo palestinese che da più di 50 anni con la sua lotta ostacola gli interessi imperialisti nell'area.
Sono resistenze gemelle. Mentre il boia Sharon prende forza dall'occupazione USA dell'Iraq per eliminare definitivamente l'Intifada con lo sterminio, gli omicidi selettivi delle avanguardie e il muro dell'apartheid, i palestinesi prendono forza dalla resistenza dei fratelli iracheni.
Con il muro, lungo 780 Km, Sharon vuole trasformare i territori occupati in cantoni, confiscare il 58% delle terre e rendere prigionieri i palestinesi nei loro villaggi e città. Questo smaschera ancora una volta la natura razzista dell'entità sionista.
E' ora di scendere in campo
La situazione è chiara. Essere contro la guerra imperialista oggi significa appoggiare la resistenza. Tutti gli ambigui silenzi sulla guerra di lunga durata del popolo iracheno sono oggettivamente complici delle strategie imperialiste.
Il movimento contro la guerra, nonostante la sua ricchezza e le sue potenzialità, non si è ancora trasformato in un movimento di solidarietà internazionalista. Il riflusso che si è creato, pilotato dalle forze della "sinistra" opportunista, proprio quando la resistenza irachena iniziava a muovere i primi passi, ha lasciato un vuoto politico che va riempito.
Mobilitiamoci a fianco della resistenza:
- contro gli interessi dell'imperialismo italiano e di quello europeo.
- contro il vergognoso business degli appalti per la "ricostruzione" che vede coinvolte ditte e banche italiane
- per il ritiro di tutte le truppe italiane all'estero
- contro il muro dell'apartheid

Resistere è possibile,contribuire alla resistenza è necessario!

Manifestazione sabato 14 febbraio ore 15.00
Piazzale Loreto - angolo V. Padova - Milano

Coordinamento di Lotta per la Palestina, Milano
coordpalestina@arabia.com

http://www.autprol.org/